Evade dai domiciliari e dà fuoco all'auto con dentro l'ex moglie: caccia all'uomo in Calabria

Evade dai domiciliari e dà fuoco all'auto con dentro l'ex moglie: caccia all'uomo in Calabria
Evade dai domiciliari e dà fuoco all'auto con dentro l'ex moglie: caccia all'uomo in Calabria
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Martedì 12 Marzo 2019, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 19:58

Aveva deciso di uccidere l'ex moglie in modo atroce, bruciandola viva. E stamani ha messo in atto il suo gesto criminale, senza riuscire nel suo intento per puro caso. Un 44enne di Ercolano (Napoli), Ciro Russo, di 42 anni, è ricercato adesso dalla polizia, non solo in Calabria, dopo avere dato fuoco stamani, nella città dello Stretto, all'ex moglie. La donna, Maria Rosaria Rositani, di 42 anni, reggina, ha riportato gravi ustioni, pare sul 70% del corpo, e dopo le prime cure negli Ospedali Riuniti di Reggio è stata trasferita in Puglia con un Falcon 50 del 31ø Stormo dell'Aeronautica Militare e ricoverata nel Centro grandi ustioni di Brindisi. Le sue condizioni sono gravi. Russo era agli arresti domiciliari ad Ercolano, ma è evaso per arrivare fino in Calabria.

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E stamani ha agito seguendo un piano probabilmente studiato da tempo. Evidentemente conosceva le abitudini della moglie e così l'ha attesa, poco prima delle 9, in via Frangipane, nella periferia sud della città, vicino al liceo artistico che porta lo stesso nome della strada. Una via trafficata e, a quell'ora, piena di studenti e di gente che va a lavorare. Incurante delle decine di testimoni, l'uomo si è avvicinato alla ex, che era a bordo della sua auto. Quando la donna lo ha visto, presa dal terrore, ha tentato di fuggire. Ma nella concitazione del momento è finita con l'auto contro un muro. Russo si è avvicinato in un attimo, ha aperto la portiera, le ha versato del liquido infiammabile addosso ed ha dato fuoco. Quindi è fuggito. L'urto dell'auto contro il muro e le urla disperate della donna hanno richiamato l'attenzione dei passanti, che le hanno prestato un primo aiuto ed avvertito le forze dell'ordine. Immediatamente è scattata la caccia all'uomo. 
 


Posti di blocco e controlli sono stati disposti in tutta la città. Alla ricerca di Russo si sono messi non sono gli agenti delle Volanti e della Squadra mobile, ma tutto il personale della Polizia di Stato. L'uomo, subito dopo il fatto, è fuggito a bordo di un'autovettura Hyundai i30 di colore grigio scuro di cui la Questura ha fornito la targa - FF685FW - nella speranza che qualcuno, vedendola, la possa segnalare alle forze dell'ordine. Diffusa anche la foto del ricercato, un uomo dal fisico imponente, alto 1,88, brizzolato, con gli occhi marroni. 



Il gesto è stato subito condannato dai sindaci delle città coinvolte, loro malgrado, nell'ennesima aggressione ad una donna. Il primo cittadino di Ercolano Ciro Buonajuto ha definito il gesto «bestiale», augurandosi che Russo sia arrestato al più presto. Di «atto di barbarie» ha parlato il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. «È un episodio gravissimo - ha aggiunto - che deve suscitare l'indignazione dell'intera comunità. Di femminicidio non si può parlare solo l'8 marzo». «Un personaggio del genere deve marcire in galera, deve stare in galera finchè vive», ha detto il ministro dell'Interno Matteo Salvini durante un comizio a Matera ​

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