Influenza, raddoppiati i casi: 3 morti in Puglia, due in coma a Udine. Boom di bimbi al pronto soccorso

Influenza, raddoppiati i casi: 3 morti in Puglia, due in coma a Udine. Boom di bimbi al pronto soccorso
Influenza, raddoppiati i casi: 3 morti in Puglia, due in coma a Udine. Boom di bimbi al pronto soccorso
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Giovedì 4 Gennaio 2018, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 17:10

Boom di casi di influenza nell'ultima settimana con un raddoppio del numero degli italiani che si sono ammalati. Secondo il bollettino dell'Iss pubblicato oggi, che si riferisce al periodo 25-31 dicembre, i casi sono stati circa 673.000 per un totale, dall'inizio della sorveglianza, di circa 2.168.000. Nella settimana precedente gli italiani colpiti dal virus sono stati 387mila. Questa intensità ha riguardato tutte le regioni, tranne il Nord Est. Molti casi fra i bambini. 



PUGLIA, TRE MORTI E 6 CASI GRAVI Tre decessi e sei ammalati ricoverati in gravi condizioni in rianimazione a causa dell'influenzain Puglia. I dati sono forniti dall'Osservatorio epidemiologico regionale pugliese. Le vittime sono tre uomini pugliesi ricoverati a Bari: un 58enne affetto da ipertensione, un 86enne e un 73enne affetti entrambi da diverse patologie. Sono invece ricoverati in diversi nosocomi pugliesi i sei pazienti in gravi condizioni, quattro dei quali sono stati trasferiti stamattina dall'ospedale San Paolo di Bari alla rianimazione del Policlinico. «Nelle prossime due settimane ci aspettiamo il picco dei casi di influenza in Puglia»: lo afferma il direttore del dipartimento delle Politiche della Salute della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti, riferendosi ai tre decessi e ai sei casi di ammalati in gravi condizioni in Puglia. Ruscitti spiega che negli ospedali pugliesi di secondo livello, come gli Ospedali Riuniti di Foggia, il Policlinico di Bari, e gli ospedali di Brindisi, Taranto e Lecce vi sono «problemi» connessi ai posti letto disponibili per i ricoveri, che non si registrano invece negli ospedali di primo livello. Secondo Ruscitti, negli ospedali la situazione «è fluida» e «in alcune occasioni temporanee ci possono essere blocchi momentanei dei ricoveri» connessi alla mancanza di posti letto.

UDINE, DUE PAZIENTI IN COMA Due pazienti, di 47 e 49 anni, sono ricoverati in coma nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Udine perché affetti da influenza. Uno dei due, un paziente diabetico, è arrivato in ospedale con una grave insufficienza respiratoria e le analisi hanno confermato la causa dell'influenza di tipo b. Le sue condizioni sono serie ma in leggero miglioramento. L'altro, un paziente apparentemente privo di fattori di rischio, con un quadro clinico di grave broncopolmonite, la conferma dovrebbe arrivare oggi all'esito delle analisi di laboratorio. Nessuno dei due era vaccinato. Prima dei due pazienti - ricoverati nella settimana di Capodanno - come riferito dal Messaggero Veneto di oggi, altri due erano stati ricoverati nel nosocomio del capoluogo friulano per la stessa patologia. A dicembre erano stati ricoverati infatti in serie condizioni due persone immunodepresse. Il picco dell'influenza, in Friuli Venezia Giulia, non è ancora arrivato ma è atteso «in un paio di settimane», riferisce all'Ansa il direttore della Clinica malattie infettive Asuiud Matteo Bassetti. «Stante le segnalazioni dei casi più gravi sembra che si tratti di un'influenzaabbastanza aggressiva, dettata anche dalla co-circolazione di più tipi di influenza». In altre parole, secondo Bassetti «in questo momento il ceppo del virus B sembra più aggressivo dell'A». 

ROMA, BAMBINI PIU' COLPITI Febbre alta, tosse, naso che cola, difficoltà a respirare. Anche al Bambino Gesù di Roma in queste settimane la media di accessi giornalieri è raddoppiata rispetto a quella annuale, sia a causa dell'influenza che di altre patologie respiratorie come la bronchiolite, particolarmente insidiosa per i più piccoli. «Il picco di accessi giornalieri in pronto soccorso lo abbiamo avuto il 26 dicembre - fanno sapere dall'ospedale all'Adnkronos Salute - ovvero 298 arrivi al Gianicolo e 160 a Palidoro».

In generale, in questi giorni la sede del Gianicolo è passata da una media di 140/150 accessi giornalieri a circa 260/270, e quella di Palidoro da 80 circa a 160. E le previsioni non fanno sperare in un rapido calo, tanto che nell'ospedale sono stati bloccati i ricoveri programmati, per assicurare la disponibilità di letti e far fronte all'arrivo di bimbi colpiti da sindromi influenzali che richiedono cure particolari, spiegano dal Bambino Gesù.

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