Sanremo 2018, sorprese e delusioni: le pagelle del festival di Baglioni di M.Molendini

Sanremo 2018, sorprese e delusioni: le pagelle del festival di Baglioni di M.Molendini
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Domenica 11 Febbraio 2018, 15:26 - Ultimo aggiornamento: 17:13
Ecco le pagelle sulla finale di Sanremo.

CLAUDIO BAGLIONI 8
L’azzardo Baglioni ha pagato: le
casse sono piene (9 milioni di
attivo), l’Auditel è volato. Che si
può volere di più?

MICHELLE HUNZIKER 6
Non è una showgirl, ma fa tutto
quello che le chiedono con assoluta
dedizione professionale.
E di donne del video così,
nonostante le sue rigidità,
non ce ne sono tante. 

PIERFRANCESCO FAVINO 5
Gli è andata bene perché
il Festival si è messo a volare.
Si è impegnato, ha cantato, ballato,
suonato, recitato, ma non ha il passo
dell’intrattenitore. E sbaglia le giacche. 

RAI TV 8
L’azzardo Baglioni ha pagato:
le casse sono piene (9 milioni di attivo),
l’Auditel è volato. Che si può volere di più?

IL COMMA SBAGLIATO 3
Le regole del Festival sono state
scritte coi piedi, qualcuno almeno
le legga e le rifaccia, per evitare
nuovi casi Meta-Moro.

DURATA SMISURATA 3
Una follia reiterata. Chissà se
qualcuno in Rai si chiede che
senso ha trascinare lo show fino a
notte fonda in una sorta di folle e
reiterata ubriacatura.

LE ALTRE TELEVISIONI 2
Mediaset e gli altri hanno scelto la
via dell’auto-oscuramento
facendo un pessimo servizio al
proprio pubblico, costretto per una
settimana al ritorno al monopolio
televisivo.

IL DOPO FESTIVAL 5
Tutto sommato assai più
gradevole e organizzato
dell’edizione dell’anno scorso. Ma
a che serve? Che senso ha un
programma che va in onda alle 2 di
notte?

IL COMICO FIORELLO 9
La carta vincente, che ha fatto da
trampolino di lancio per ascolti
siderali lasciando, però, il rimpianto che
non ci fosse lui tutte
le sere ad animare la compagnia.

LA COMICA VIRGINIA RAFFAELE 9
Blitz breve e efficace, l’altro
momento migliore della settimana
sanremese.

GLI STRANIERI IN ITALIANO 2
Sting ha storipiato la sua Mad
about you in un italiano
incomprensibile (ma che ci sta a
fare in Toscana?) e James Taylor,
di malavoglia, ha fatto altrettanto
con La donna è mobile.

I PIÙ DIVERTENTI: LO STATO SOCIALE 7
Ormai è la band della «vecchia che
balla». Una vita in vacanza è stata
la canzone più allegra del Festival
e l’invenzione della nonna
acrobata è stato il numero più
travolgente.

LA POLEMICA META-MORO 7
La forza emotiva di Non mi avete
fatto niente, costruita fra la voce
evocativa di Ermal e la rabbia di
Fabrizio, si è scontrata con il caso
più polemico della settimana, il
refrain clonato da una vecchia
canzone.

LA SORPRESA MAX GAZZÈ 7
Affermazione piena di un
cantautore originale e di talento
che la grazia e la capacità di
presentarsi con una canzone
eterea e fascinosa, La leggenda di
Cristalda e Pizzomunno, che è un
elegante racconto in musica.

LA VOCE DEL FESTIVAL: ORNELLA VANONI 8
Ha magicamente riempito con la
sua vocalità sensuale (gli 83 anni
non siginficano nulla) una ballad
elegante, scortata da due scudieri
affettuosi, Bungaro e Pacifico.

LA CANZONE PIÙ BELLA: RON 8
Una canzone di classe che riporta
al Festival un grande Lucio Dalla.
Un lascito di qualità, ispirato nella
struttura musicale e nel bel testo.

LA DELUSIONE: GLI EX POOH 4
Deludono le canzoni di Red
Canzian e del duo
Facchinetti-Fogli, la dura vita di
riprendere il cammino da soli (e
anche in compagnia).

CHISSENEFREGA: BIONDI 7
È arrivato al Festival con una
canzone elegante e sofistica, fatta
apposta per non aspettarsi nulla
dalla platea nazionalpopolare di
Sanremo. Ed è andato avanti sulla
sua strada.

IL TRISTE ADDIO: ELIO E LE STORIE TESE 3
La loro canzone stanca è l’epitaffio
malinconico e sbagliato a una
storia che meritava un’altra
conclusione.
 
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