Sorbillo, lo sfogo di Gino: «La bomba? Uno schiaffo alla legalità napoletana»

Sorbillo, lo sfogo di Gino: «La bomba? Uno schiaffo alla legalità napoletana»
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Mercoledì 16 Gennaio 2019, 11:06 - Ultimo aggiornamento: 12:39

«Questo è uno schiaffo alla legalità napoletana, a un simbolo della legalità e della rinascita di Napoli». Lo ha detto Gino Sorbillo, intervistato da Eleonora Daniele in apertura della puntata di oggi di Storie Italiane su Rai1.

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Il noto pizzaiolo napoletano, il cui locale nella notte è stato preso di mira da un ordigno esplosivo, ha poi raccontato:
«Ho avuto una telefonata. Dei residenti del centro storico di Napoli mi avvisavano che era stato piazzato un ordigno esplosivo davanti all’ingresso della pizzeria, al centro storico, in via dei Tribunali. Cinque anni fa un grande incendio ha distrutto tutto il piano terra e purtroppo stanotte siamo arrivati addirittura alle bombe. Sono corso giù e ho trovato già le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco, tanti residenti della zona impauriti, e tanti studenti che vivono nel centro storico di Napoli. Siamo rimasti tutti senza parole. Non sappiamo da dove viene l’attacco". "Io non ho avuto minacce e nessuno mi ha avvicinato - ha aggiunto Sorbillo - , però sono stato con grande orgoglio nell’Arma dei Carabinieri, sono uno che fa molto per il sociale e ho acceso i riflettori in zona, attirando tanti turisti, amanti della pizza e delle tradizioni napoletane».
 






"La Federazione Italiana Cuochi si unisce alla Napoli per bene, alla Napoli che non abbassa la testa. Esprimo la mia solidarietà personale e quella della Federazione Italiana Cuochi tutta all'amico e collega Gino Sorbillo colpito da un atto vile". Così Rocco Pozzulo, presidente della Federazione Italiana Cuochi, in merito alla bomba esplosa nella storica pizzeria di Napoli. "Desidero ricordare che in occasione del congresso della federazione a Napoli abbiamo fortemente voluto la sua presenza proprio come simbolo di legalità e rinascita per la città partenopea. Ci uniamo quindi oggi al suo appello: tutti uniti contro le intimidazioni"

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