Airbnb, nuova frontiera: «Case in affitto online, un Salento da record»

Airbnb, nuova frontiera: «Case in affitto online, un Salento da record»
di Angela NATALE
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Sabato 18 Febbraio 2017, 06:35 - Ultimo aggiornamento: 16:41
B&B: delizia per i viaggiatori, croce per gli albergatori. Specie da quando sul mercato globale, dalla California si è affacciato – era l’agosto del 2008 – il portale Airbnb. Nuova tendenza del mercato del turismo on line. Con un fatturato che cresce in modo esponenziale.
L’extra alberghiero va. E corre, anche in Puglia. Corre soprattutto nel Salento: dei 23 mila annunci (case o stanze), ben 17 mila riguardano il tacco d’Italia. I visitatori in Puglia targati Airbnb, nel 2016 sono stati 140 mila, con un tasso di crescita annuo dell’88 per cento.
Il segreto? L’affidabilità. Che ha portato il portale americano nato con una start up dall’ingegno di tre giovanissimi amici ad avere in Italia un impatto economico complessivo sull’economia pari ad oltre 3,4 miliardi di euro. A guidare in Italia l’impresa in cui via web si condividono e si prenotano case, ville, appartamenti e alloggi unici in tutto il mondo, è un salentino: Matteo Stifanelli, 31 anni, di Galatina, studi in Lettere alla Sapienza di Roma. E’ lui, da settembre 2013, il country manager per l’Italia, uno dei mercati chiave nella strategia della società e una delle aree in più rapida espansione. Ieri era a Lecce, ospite del Btm, dove ha raccontato la sua esperienza in quella che è considerata una delle online company più intrepide al mondo. Ma anche facilissima da utilizzare per il popolo degli internauti, come spiega lui stesso.
«Basta andare sul sito web e seguire la procedura guidata che permette di pubblicare le foto della casa da mettere in rete, inserire la descrizione, il profilo di chi affitta, questo è importante perché Airbnb è basato proprio su questa connessione umana tra chi viaggia e chi ospita».
Detta così è semplicissimo, ma quello che si pubblica corrisponde al vero? «Abbiamo una rete di fotografi – spiega - pagati da noi che si occupa personalmente degli scatti, e questo è un primo filtro di controllo della veridicità di quanto i proprietari affermano. E poi c’è il sistema di recensioni, la vera forza del sito».
Anche il Salento meta sempre più internazionale. Con gli americani al primo posto, i francesi che non disdegnano, i tedeschi che confermano il gradimento. «La concentrazione degli annunci è soprattutto nelle zone costiere ma c’è una crescita forte anche nelle zone interne perché i nostri viaggiatori si fermano abbastanza a lungo e vogliono esplorare ogni luogo. Il viaggiatore tipo? E’ un turista che vuole stare comodo, a cui piace il lusso, visto non come inaccessibilità o costi alti ma come la possibilità di potere fare esperienze uniche, avere accesso ai luoghi. Un appartamento con il terrazzino che si affaccia sulla baia di Gallipoli, quello è il lusso cui intendo».
I costi variano e la forbice è molto vasta: si va dal castello o ai trulli, dove si può spendere anche 500 mila euro al giorno, ma la media è sui 100, 150 euro, ma dipende ovviamente dalla tipologia. In Italia si hanno 270 mila annunci degli appartamenti disponibili sul mercato, ma il grosso dell’offerta è composto dai b&b.
Anche in Puglia. Anche Nel Salento. Quel Salento turistico che, per Stifanelli, «vive un momento di svolta: deve scegliere da che parte stare. Il turismo di massa non può rappresentare un modello sostenibile di sviluppo perché significa deprecare il territorio con un mordi e fugge che lo sfrutta ma non lascia molto a chi qui vuole vivere di turismo. Un modello unico può essere rappresentato da esperienze e luoghi non standardizzati». E, soprattutto, da servizi efficienti. «Ci vorrebbero più servizi - conclude il manager - perché chi viene qui deve poter pagare con carta di credito, avere internet: anche le famiglie scelgono una ragione invece di un’altra proprio per queste cose».
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