"Con Salvemini sindaco, pronto a fare il vice. Il centrodestra? Allo sbaraglio"

Alessandro Delli Noci
Alessandro Delli Noci
di Paola ANCORA
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Domenica 20 Gennaio 2019, 08:00 - Ultimo aggiornamento: 10:09
Alessandro Delli Noci, al netto delle riserve che - ha detto lui stesso - saranno sciolte fra 10 giorni circa - è Salvemini il suo candidato sindaco? 
Quando diciotto mesi fa, la mia coalizione e quella di Carlo Salvemini hanno deciso di mettere insieme le proprie forze, lo hanno fatto perché legate da un programma elettorale molto simile, dalle stesse priorità, da comuni valori etici e dalla stessa visione di città. Tanto abbiamo fatto e tanto poteva ancora essere fatto. Partendo da questo presupposto dico che sì, se Carlo dovesse decidere per la candidatura, saremo lì insieme a costruire un percorso che parta dall’Agenda del Cambiamento e che si apra a proposte di altri gruppi civici, proposte che siano innovative e coerenti con le nostre, nelle quali identificarci tutti.
Dunque nessuna sua candidatura a primo cittadino, almeno per quest'anno.
Carlo e io saremo insieme in questo percorso, nel laboratorio politico che stiamo costruendo, aperto e inclusivo di tante realtà civiche e politiche moderate, riformiste e progressiste. Con lui candidato sindaco, nodo che scioglierà a breve, non potrò esserlo io.
Lei ha dichiarato che non si candiderebbe neppure consigliere, per non penalizzare i candidati delle sue civiche. Per qualcuno si tratta di una scelta poco coraggiosa: da destra la invitano a misurarsi con la città e verificare sul campo il gradimento delle politiche attuate negli ultimi mesi. Cosa risponde?
Qualsiasi cosa io avessi scelto di fare, sarei comunque stato il bersaglio di questo centrodestra allo sbaraglio, che dovrebbe pensare a sé, a stilare un programma, anziché pensare in maniera quasi ossessiva a me e alle decisioni del mio gruppo. Io ho scelto di non candidarmi, ma di esserci in maniera ancora più forte rispetto al passato. Da una parte, infatti, potrò seguire meglio ogni candidato delle mie civiche, dall’altra le stesse liste saranno una mia espressione. Questo significa che mi metterò in gioco doppiamente. Insomma, ho abbondantemente dimostrato con le elezioni del 2017 che la competizione elettorale non mi fa paura.
In vista delle prossime Comunali, sarebbe comunque pronto a ricoprire un incarico nella eventuale Giunta Salvemini bis - riproponendo un ticket - oppure intende ritagliarsi un ruolo esterno, da "regista delle operazioni", e tenersi così le mani libere per le Regionali 2020?
Se Carlo ci sarà, ci sarò anch’io, volentieri, come suo vicesindaco. Esiste tra noi un ottimo rapporto, che si fonda sulla stima personale e sulla stessa visione di città. Insieme abbiamo dimostrato di saper lavorare, di saper dialogare e di volerci confrontare anche nelle nostre diversità.
Negli ambienti della politica si dà per certo un suo impegno diretto alle Regionali del 2020: un rappresentante del civismo con uno sponsor tanto importante quanto "ingombrante": Michele Emiliano. Lo conferma? 
Io al momento posso solo confermare il mio impegno per la città. E' questa la mia priorità. Se invece mi chiede se posso contare su un movimento civico “importante” allora le rispondo di sì e aggiungo che questo movimento esprime oramai la sua forza non solo in città, ma anche nella provincia grazie al supporto di tanti amministratori che hanno scelto e condiviso il mio progetto. Se questo movimento deciderà di avanzare una candidatura forte, capiremo tutti insieme quale nome sarà più opportuno e significativo mettere in campo. 
A destra, Forza Italia ha lanciato la candidatura di Adriana Poli Bortone, che sembra però intenzionata a sfilarsi dalla competizione per "il quadro di incertezza" - parole sue - che vive il centrodestra. I più maliziosi, in queste ore, hanno suggerito che la candidatura di Poli fosse funzionale ad arrivare nuovamente a un ballottaggio, per favorire proprio lei e Salvemini. O comunque che la senatrice fosse pronta ad appoggiare le sue civiche: sarebbe un sostegno gradito o preferirebbe, nel segno del rinnovamento, tagliare i ponti anche con quel passato della città?
Ho smesso da tempo di pensare a cosa pensano i maliziosi, giacché attorno a me gli stessi hanno costruito dei castelli di sabbia crollati al primo soffio di vento. La senatrice Poli ha solo sollevato un problema enorme che riguarda la sua parte politica, vale a dire l’interesse a ricercare un nome senza pensare ad un progetto politico serio. E da persona con uno spessore politico enorme e con una grande esperienza si è fatta portavoce di una forma di malcontento che riguarda una buona fetta di elettori di centrodestra. Di certo, se la senatrice decidesse di candidarsi, il dibattito e il confronto politico ne trarrebbero enorme vantaggio.
Per le Comunali 2017 presentò sette liste, Udc compreso. Stavolta a quante liste lavora? Ci saranno sorprese?
Siamo già al lavoro per la costruzione delle nostre liste civiche, composte da donne e uomini capaci e per bene. Martedì avremo una riunione di coalizione richiesta dall’UdC. L’idea è quella di dare vita ad un vero e proprio Laboratorio politico aperto a quanti abbiamo la visione già espressa nell’Agenda del Cambiamento ma pronti ad implementare con nuove idee e nuove proposte quel programma. Il confronto è fondamentale, l’ho fatto con il tavolo dei civici organizzato da Puglia Popolare e lo farò ascoltando le proposte programmatiche di altri movimenti civici, come nel caso di Movimenti.
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