Assenteismo a Palazzo Carafa, 17 indagati per truffa: spesa e slot dopo aver timbrato

Assenteismo a Palazzo Carafa, 17 indagati per truffa: spesa e slot dopo aver timbrato
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Giovedì 12 Luglio 2018, 12:01 - Ultimo aggiornamento: 25 Maggio, 14:39

Assenteismo a Palazzo Carafa. Chiusura delle indagini per un gruppo di dipendenti del Comune di Lecce e della Lupiae Servizi, denunciati per truffa. Dagli accertamenti svolti dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria durante l'orario di lavoro andavano a fare la spesa, come al mercato bisettimanale o a giocare con le slot.
Per 9 di loro già ad agosto dello scorso anno era scattata la misura cautelare di interdizione per un anno dai pubblici uffici.

Al termine di complesse indagini coordinate dalla locale Procura della Repubblica e svolte dalla Guardia di Finanza di Lecce, sono state visionate circa 4mila ore di riprese video registrate da 4 telecamere piazzate in punti strategici dell'ente.
Particolarmente grave la posizione di Ivan Vernich, coorinatore dell'Ufficio Igiene del Comune di Lecce, le cui ore di assenza ingiustificata ammonterebbero a 142 per un danno di 4mila e 700 euro.
Per la funzionaria Giovanna D’Arpe, 64 anni, di Lecce, in qualità di funzionaria del Comune di Lecce sono state invece conteggiate 88 ore e la percezione per un profitto pari a 2mila euro.
Risponde anche di peculato Fulvio Secondo, 64 anni, di Lecce, segretario presso il Settore Ambiente; 122 ore lontano da lavoro nonché la percezione di 9 buoni pasto altrimenti non spettanti assicurandosi un profitto di 2mila e 297 euro: avrebbe utilizzato per fini esclusivamente privati un’auto del Comune di cui aveva il possesso per ragioni del suo ufficio.

Ma nell'avviso, per un budget ore meno consistente compaiono anche: 
Elisabetta Sanzò, 45 anni, di Lizzanello, in qualità di dipendente della Lupiae Servizi distaccata presso il settore Ambiente  53 ore di assenza per un profitto di 830 euro.
Fortunato Buttazzo, 68enne, di Lecce, in qualità di istruttore contabile presso il Settore servizi demografici del Comune di Lecce. Sarebbero trenta ore e qualche secondo le ore di allontanamento dal posto di lavoro assicurandosi un profitto di 607 euro; a Cristiano Mezzi, 47 anni, di Lizzanello, addetto all’archivio del Settore Igiene vengono contestate 30 ore per un ingiusto profitto 487 euro; Valentina Vernich, 39 anni, di Copertino, figlia di Ivan, in qualità di dipendente della Lupiae Servizi avrebbe timbrato per 24 ore non lavorate e un profitto di 384 euro; Cristian Carpentieri, 44 anni, di Surbo, addetto alla redazione di atti amministrativi e segretario personale dell’Assessore Ambiente si sarebbe allontanato dal posto di lavoro per 18 ore e la percezione per un profitto di 312 euro; Alessandro Cerfeda, 62 anni, di Lecce, istruttore amministrativo contabile presso il Settore servizi demografici, sarebbe mancato dal suo posto di lavoro per complessive 9 ore (169 euro); Francesco Andriani, 58 anni, di Lecce, impiegato presso il settore servizi demografici: 9 ore (168 euro); Cataldo Cannillo, 60 anni, di Lecce, coordinatore del settore e ispettore ambientale l'assenza sarebbe di 5 ore per un profitto di 132 euro; Renato Brunetti, 45 anni, di Lequile, direttore di esecuzione del contratto di raccolta dei rifiuti. Quattro ore di “allontanamento” per un profitto di 90 euro. Claudio Montinaro, 63 anni, di Lecce, istruttore amministrativo contabile presso il settore servizi demografici del Comune di Lecce,  Luigi Donno, 63enne, di Cavallino, impiegato presso il settore servizi demografici del Comune di Lecce. Quattro ore la truffa, stando alle indagini, assicurandosi un profitto di 81 euro.
Nell’avviso compare anche il nome di Eugenia Catanese, 65 anni, di Lecce, impiegata presso il settore servizi demografici, che si sarebbe assentata dal lavro per 4 ore per un totale di 112 euro; Patrizia Sole, dipendente della Lupiae Servizi presso il Settore Ambiente: 5 ore di assenza assicurandosi un profitto di 79 euro.
 


Le indagini, partite nei primi mesi del 2016, condotte su delega della locale Autorità Giudiziaria dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria mediante captazioni video, servizi di osservazione e la disamina della documentazione acquisita presso il Comune, hanno permesso di accertare ripetuti casi di illegittimo allontanamento dai luoghi di lavoro a carico di numerosi dipendenti sia comunali che della Lupiae Servizi S.p.A. distaccati presso gli uffici di via Lombardia, i quali sono stati denunciati alla locale Procura della Repubblica per truffa continuata ed aggravata nonché per false attestazioni di presenza in servizio.
Durante gli accertamenti nelle mani delle Fiamme gialle salentine sono finiti ben 4.000 riprese video eseguite dalle telecamere poste all’ingresso degli uffici ed in prossimità dell’apparecchiatura marcatempo. Le indagini sono state condotte anche attraverso servizi di osservazione controllo e pedinamento proprio per verificare i movimenti dei dipendenti nel periodo di assenza dal posto di lavoro. Sono stati passati al setaccio le timbrature dei cartellini registrati dall’apposita macchinetta elettronica marcatempo.
Così la Finanza ha potuto accertare  numerosi casi di ingiustificato allontanamento dalla sede di lavoro da parte dei pubblici dipendenti in servizio presso il Settore Ambiente ed il Settore Servizi Demografici.
Numerosi sono infatti i casi contestati ai dipendenti comunali che, contravvenendo ai propri doveri, usavano allontanarsi arbitrariamente dagli uffici per fare acquisti presso mercati rionali ed esercizi commerciali, frequentare circoli privati o giocare alle slot machine.
In certi casi alcuni dipendenti, pur attestando la propria presenza in servizio mediante sottoscrizione del relativo registro, non si presentavano affatto sul posto di lavoro. In altri casi è stato accertato l’illecito utilizzo del badge al fine di attestare falsamente la presenza in servizio di colleghi assenti (le cosidette  doppie strisciate) così come sono stati riscontrati illegittimi accessi al sistema informatico di rilevazione delle presenze del Comune al fine di far risultare, contrariamente al vero, la presenza sui luoghi di lavoro di dipendenti invece assenti.
In esito alle indagini svolte, il Giudice per le Indagini Preliminari, aderendo alle richieste formulate dal Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha emesso apposita ordinanza di applicazione della misura cautelare della interdizione dall’esercizio di un pubblico ufficio per un anno nei confronti di 9 dipendenti, di cui 5 in servizio presso il Comune e 4 presso la Lupiae Servizi Spa, le cui condotte risultavano caratterizzate da maggiore gravità e sistematicità.
I provvedimenti sono stati notificati questa mattina dai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Lecce ai dipendenti infedeli ed all’amministrazione comunale.

















 

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