Chiesa del Rosario: via le impalcature ma restauro a metà

Chiesa del Rosario: via le impalcature ma restauro a metà
di Stefania DE CESARE
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Sabato 17 Novembre 2018, 13:58
La chiesa di San Giovanni Battista si prepara a dire addio alle impalcature ma i lavori di messa in sicurezza sono fermi a metà. Torna visibile la facciata della chiesa del Rosario. Il monumento religioso a due passi da Porta Rudiae, da tempo oscurato da grigi ponteggi in ferro e da teli opachi, sarà presto liberato e potrà essere ammirato in tutta la sua bellezza. O almeno una sua parte. In questi giorni la Marullo costruzioni srl, la ditta esecutrice delle operazioni di consolidamento resi necessari dopo una serie di cedimenti del prospetto, è impegnata con la rimozione delle gabbie. A essere recuperata, però, è stata solo la parte più alta della chiesa.
A circa un anno e mezzo dall'avvio dei lavori, finanziati dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto con circa 150mila euro di fondi Mibact, la ditta è riuscita a mettere in sicurezza solo il fastigio del sito religioso, maggiormente esposto all'azione degli agenti atmosferici e quindi più compromesso. Le micro lesioni sono state ripristinate, in più sono state effettuate operazioni di pulizia e consolidamento delle decorazioni per evitare cadute di frammenti. Nulla, però, si è potuto fare per il resto della facciata. I fondi, infatti, sono stati insufficienti per completare l'opera di recupero. La chiesa di San Giovanni Battista, tra i più antichi della città, cade a pezzi ormai da quattro anni, da quando cioè nel settembre del 2014 alcuni decori in pietra leccese si staccarono dalla facciata frantumandosi a terra, vicino al sagrato del sito religioso. Nelle prossime ore gli addetti ai lavori procederanno con l'installazione di una mantovana sospesa sulla prima balaustra, proprio per prevenire il rischio di una nuova caduta di calcinacci. Il ponteggio sarà smantellato mentre la recinzione rimarrà fissa per evitare che un eventuale distacco di parti della facciata possa provocare danni ai passanti. Solo il fastigio, quindi, sarà visibile nel suo originario splendore. Per il resto del prospetto, invece, si dovrà attendere l'arrivo di ulteriori fondi. Una brutta notizia per i tanti turisti e visitatori del capoluogo, che in questi mesi hanno dovuto rinunciare alle foto di rito di una delle chiese più antiche della città.
Effettuato tra gennaio 2017 e maggio 2018, il recupero della porzione più alta è partito da una mappatura del degrado con l'impiego di indagini diagnostiche utili a individuarne le cause, come la presenza di sali e residui di precedenti prodotti di restauro. È stata eseguita, poi, la messa in sicurezza di numerosi elementi pericolanti della decorazione lapidea a rischio di distacco e caduta. Per venire incontro alle esigenze dei turisti, a settembre è stato lanciato il progetto Il Cantiere Racconta, ideato dall'associazione Zoom Culture e pensato proprio per la valorizzazione di cantieri di restauro o di interventi effettuati su beni culturali temporaneamente inaccessibili. Attraverso la creazione di un portale web, con immagini e contenuti multimediali creati ad hoc, l'associazione racconta lo sviluppo del cantiere e gli interventi di recupero del prospetto.
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