Consiglio comunale: nuova geografia
17 all’opposizione, 14 nel centrosinistra

Consiglio comunale: nuova geografia 17 all’opposizione, 14 nel centrosinistra
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Giovedì 12 Ottobre 2017, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 18:33

Consiglio comunale: si cambia. La sentenza del Tar ridisegna la geografia dell’assise comunale. I giudici amministrativi hanno disposto «la correzione dei risultati elettorali e la sostituzione dei candidati proclamati consiglieri comunali in virtù dell’attribuzione del premio di maggioranza, con i candidati maggiormente suffragati nelle liste collegate al candidato sindaco Mauro Giliberti».
Il nuovo consiglio sarà composto da 17 consiglieri del centrodestra, più un seggio del Movimento Cinque Stelle. I consiglieri di centrosinistra - o meglio delle liste collegate a Carlo Salvemini - saranno invece 14 più il sindaco: quindi 32 consiglieri più il primo cittadino. Numeri con i quali il primo cittadino Carlo Salvemini dovrà fare i conti, la maggioranza non è garantita e c’è chi ha già annunciato la difficoltà che il sindaco avrà nel governare la città. Anche a Lecce è anatra zoppa, così come si era ipotizzato già prima della decisione della commissione elettorale di assegnare il premio di maggioranza all’amministrazione Salvemini. Al momento però tutto cambia, anche se il centrosinistra potrebbe chiedere la sospensione del verdetto del Tar con decreto monocratico del presidente. Se accolta, questa richiesta impedirebbe l’insediamento dei sei consiglieri di centrodestra eletti, fino alla decisione in appello del Consiglio di Stato.
Per ora potranno sedersi, in consiglio comunale, i sei consiglieri che hanno presentato ricorso contro la decisione della commissione presieduta da Alcide Maritati: Angelo Tondo e Attilio Monosi di Direzione Italia che insieme a Paolo Perrone, Andrea Guido, Luca Pasqualini e Gaetano Messuti (eletto in Dit e oggi nel Gruppo Misto) portano il gruppo consigliare di Direzione Italia da 4 a sei seggi.
Il giovane Giorgio Pala entrerà in aula per Fratelli d’Italia che passa da uno a due seggi insieme a Michele Giordano. Quattro diventano invece i seggi per la lista civica di riferimento del deputato Roberto Marti: Grande Lecce dunque acquista anche i consiglieri Paola Gigante e Laura Calò di Grande Lecce. E Forza Italia passa da due a tre seggi con Federica De Benedetto che andrà a sedersi tra i banchi insieme a Luciano Battista e Paride Mazzotta. Un seggio resta a Lecce Città del Mondo, lista di riferimento dell’ex sindaco Paolo Perrone, che ha eletto il consigliere Bernardo Monticelli Cuggiò. Siede nel gruppo misto anche l’ex candidato del centrodestra Mauro Giliberti. Un seggio anche al consigliere del Movimento Cinque Stelle con l’ex candidato Fabio Valenti.
Diventano 14 dunque i consiglieri di Carlo Salvemini. Perde un seggio - passando da cinque a quattro - Lecce città Pubblica. In questo caso a lasciare l’aula sarà il consigliere Giovanni Castoro. In aula resteranno Gabriele Molendini, Natasha Mariano Mariano e Pierpaolo Patti subentrato in consiglio dopo la nomina di assessore del consigliere Silvia Miglietta.
Anche il Partito Democratico perde un pezzo: da cinque a quattro seggi. Con Sergio Signore e Paolo Foresio nominati assessori, in consiglio entrano Antonio Rotundo, Paola Povero (presidente del consiglio), Antonio Torricelli e Lorenzo Ria. Mentre dovrà lasciare l’aula Paola Leucci. Senza possibilità di recupero sarebbe Ernesto Mola perché per Idea per Lecce non scatta il seggio; mentre l’Udc ne perde uno. In campo resterà solo Marco Nuzzaci mentre il consigliere Roberta De Donno lascerà l’aula così come il consigliere Gildo De Giovanni di Cambiamo Lecce subentrato in consiglio dopo le dimissioni del consigliere Alessandro Delli Noci eletto poi assessore e vice sindaco.
Passa da due a un seggio anche Un’Altra Lecce che perde il consigliere Silvano Vitale e mantiene Marco Giannotta. Un seggio resta a Una Buona Storia per Lecce con Angela Maria Spagnolo e ad Andare Oltre con Massimo Fragola.

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