COPERTINO - Un’azione sacrilega che lascia spazio a perplessità e interrogativi, a Copertino, dove nelle scorse ore qualcuno ha forzato il tabernacolo della cappella dell’ospedale portando via una pisside piena di ostie consacrate. Nella teca c’erano un centinaio di particole. Ma chi ha compiuto il gesto non ha toccato le offerte e nemmeno gli arredi sacri.
Ecco perché dietro il furto compiuto domenica pomeriggio nella chiesetta del nosocomio non si esclude che vi sia il movente satanista. A sospettarlo sono in tanti, a partire dal cappellano, padre Graziano Lorusso. «È stata un’azione mirata al Santissimo. Sono andati dritti al tabernacolo. La pisside - afferma il frate - non aveva peraltro alcun valore economico. Non volevano gli oggetti, ma le ostie consacrate. Accanto c’era la cassetta delle offerte che non è stata toccata. L’aspetto economico non c’entra nulla, non hanno agito per questo. Altrimenti, anziché manomettere il tabernacolo, sarebbe bastato aprire gli armadi per prendere calici, patene e oggetti liturgici. Oppure entrare nello studio o nella sacrestia, come è successo in passato. Invece, non hanno toccato niente: hanno preso di mira solo il tabernacolo che era come sempre chiuso a chiave».
Copertino, rubate le ostie dalla cappella
Spunta l’ombra di riti satanici
di Matteo CAIONE
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Martedì 25 Aprile 2017, 18:10 - Ultimo aggiornamento: 18:39
Tuttavia, non mancano alcuni strani precedenti, come quello dello scorso ottobre, quando ignoti realizzarono delle scritte anticlericali sulla porta della sacrestia della stessa cappella. Episodi che hanno interessato più volte i luoghi di culto di Copertino. Indagano i carabinieri di Copertino.
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