Lega, Caroppo: «Spagnolo scelta naturale, candidato senza scheletri nell'armadio»

Lega, Caroppo: «Spagnolo scelta naturale, candidato senza scheletri nell'armadio»
di Francesca SOZZO
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Giovedì 21 Febbraio 2019, 12:16 - Ultimo aggiornamento: 12:17
Consigliere Andrea Caroppo, come nasce la scelta di Mario Spagnolo?
«Spagnolo è una scelta naturale. Quella che va nel solco di un percorso che la Lega sta facendo da quattro anni a questa parte. Mario Spagnolo è stato persona che ha fondato il gruppo di Noi con Salvini a Lecce e in un confronto interno dell'assemblea con gli iscritti è venuto naturale che si facesse la scelta verso una persona che si è avvicinata in tempi non sospetti alla Lega, senza aver ricevuto nulla dalla politica, ma al contrario con tanta buona volontà, capacità e competenza. È slegato da tutte quelle dinamiche che hanno riguardato la città nei decenni precedenti e non ha scheletri nell'armadio: una figura pulita individuato in maniera compatta dal gruppo dirigente, dagli iscritti e dai partecipanti».
Spagnolo avrà a che fare con nomi come Congedo, Messuti. Non rischiate che sia troppo debole facendo perdere la Lega, partito vincente in gran parte del Paese?
«Se lo spirito di Salvini fosse stato quello del calcolo elettorale non saremmo qui. Quando inserì nel logo, un anno fa, la dicitura Salvini Premier molti si misero a ridere. Oggi ridono in pochi. Se lo spirito fosse stato quello di venire al Sud e pensare ai numeri avrebbe fatto altre scelte, invece ha scelto un percorso progressivo che poi è quello che più paga. Quanto al peso specifico di Spagnolo dico che le considerazioni si fanno sulla qualità, sulla capacità e sull'onestà. E Spagnolo è ineccepibile».
Lei ha detto che Spagnolo è stato scelto in maniera compatta, ma da indiscrezioni sappiamo che non è stato così, anzi qualcuno non era d'accordo. E poi ci sono delle civiche di riferimento al senatore della Lega Roberto Marti che potrebbero appoggiare Messuti e non Spagnolo...
«La Lega è una. Non esistono civiche e non esistono raggruppamenti autonomi. La Lega è una, si è confrontata e ha deciso in maniera compatta di indicare la candidatura».
Vuole dire che Grande Lecce e Prima Lecce possono scegliere in maniera autonoma?
«La Lega è una, ribadisco. Chi fa parte della Lega sosterrà il candidato della Lega. Chi non lo sostiene evidentemente non è della Lega».
Spagnolo quindi è stato scelto per mettere all'angolo il senatore Marti?
«La Lega ha espresso candidati a Bari, a Foggia e lo ha espresso anche a Lecce. Poi si è detto di tutto e di più: che il candidato serve per favorire un altro candidato, si è detto che se non lo avessimo fatto era sempre per favorire qualcun altro. Insomma si è detto tutto e il contrario di tutto».
Quindi lei e Marti andate d'amore e d'accordo, non c'è alcuna frizione su chi deve guidare la Lega in Puglia?
«La Lega come tutti i partiti si fonda su delle responsabilità: io svolgo al momento il ruolo di segretario regionale e cerco di svolgerlo al meglio, il senatore Marti ha un ruolo istituzionale e cerca di svolgerlo al meglio».
Andate d'accordo mi sembra di capire...
«Si lavora per il bene della Lega».
Salvemini ha già iniziato la sua campagna elettorale, voi come centrodestra non rischiate di essere in ritardo?
«Non direi. A detta di molti leccesi gran parte delle aspettative sono andate deluse, e chi ha fatto opposizione in questi mesi ha avuto la possibilità di trovare un assetto e decidere di trovare un candidato eletto dai leccesi. La nostra campagna elettorale inizierà già il 17 marzo».
Con il civismo che punta ad un terzo polo, forse anche con la senatrice Poli Bortone, ci sono ancora margini di dialogo?
«Da anni ormai abbiamo diverse alternative in campo, non è tanto il numero dei poli in campo, ma la capacità del centrodestra di offrire una proposta politica che i leccesi sceglieranno. A differenza di altre volte non ci sono stati tentativi di imposizione di nomi».
Lei ha incontrato Matteo Salvini martedì a Bari, cosa ha detto sulla scelta di Spagnolo?
«Per noi l'appuntamento delle amministrative e delle europee è importante. La Lega non ha fretta di fare prove muscolari, ma la tranquillità di fare il percorso giusto. È contento della scelta di Spagnolo che è in linea con il suo messaggio e il suo spirito. Contiamo di riuscire a portare Salvini a Lecce entro il 17 marzo per dare un supporto alle primarie».
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