E le fate tornano a vegliare sulle Cave di Marco Vito: pronta Masseria Tagliatelle

E le fate tornano a vegliare sulle Cave di Marco Vito: pronta Masseria Tagliatelle
di Francesca SOZZO
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Domenica 21 Maggio 2017, 20:53 - Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 21:12

La consegna dei lavori è prevista per il 6 giugno. Poi Masseria Tagliatelle potrà trasformasi in un centro polivalente all’interno del Parco delle Cave di Marco Vito che porta la firma dell’architetto portoghese Alvaro Siza.
Un intervento effettuato dall’assessorato all’Urbanistica del comune di Lecce. Quasi due anni e mezzo di tempo per recuperare una struttura che negli ultimi anni era diventata rifugio di senzatetto ed extracomunitari che vi trovavano riparo. Di proprietà un tempo della famiglia Papaleo di Lecce, era diventata alloggio abusivo. «Per poter entrare e cominciare a valutare il da farsi, abbiamo speso - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Severo Martini - quasi 70mila euro per la bonifica». Eliminati materassi, utensili di ogni genere, rifiuti e abbigliamento abbandonato la ditta Nicolì, che si è aggiudicata l’appalto (3 milioni di euro) ha potuto iniziare i lavori di recupero. Un lavoro in equilibrio tra il recupero dell’esistente e la ricostruzione di tutti gli elementi mancanti. Massima attenzione tanto più che la masseria, «1826 la sua costruzione anche se più volte rimaneggiata dal punto di vista architettonico nel corso dei secoli - ha spiegato Martini - sorge sul Ninfeo delle Fate». Si tratta delle antiche terme leccesi, così potrebbero essere definite e fino a qualche tempo fa avvolte da vegetazione spontanea cresciuta all’interno delle cave.
 


I lavori per il recupero della masseria, ha spiegato Martini - tornata da anni in possesso dell’amministrazione comunale - sono stati finanziati con fondi europei e hanno consentito di recuperare l’immobile che era mal ridotto e trasformato in uno spazio polifunzionale con «sala congressi, punto ristoro» e «predisposto anche per servizio foresteria». Un centro polifunzionale per la fruizione pubblica: sala espositiva, auditorium, mediateca, centro di accoglienza con foresteria e cucina. Un centro di aggregazione e di scambi culturali inserito in quello ben più ampio della rigenerazione urbana che è diventato fiore all’occhiello dell’amministrazione di Palazzo Carafa che si completerà con il faraonico progetto del ribaltamento della stazione ferroviaria.
«Un intervento che ha salvato una delle parti più belle della città - ha spiegato l’assessore - e quando sarà completato sarà un polmone verde in cui tutti potranno venire a vivere un’atmosfera quasi fatata. È una realtà che difficilmente si incontra nel centro delle città. Un passo importante essere riusciti a salvare un tratto così importante grazie al progetto di Rigenerazione».
Un recupero, quello della masseria, che sarà affidato - con bando di gara già pronto e pubblicato da Palazzo Carafa - pronto a consegnare nelle mani di un privato la gestione del centro polifunzionale. Cinque anni la concessione con un contributo economico di 100mila euro quale start up per l’avvio dell’attività e far vivere la Casa del Parco, questo il nome che prenderà Masseria Tagliatelle.
Chi prenderà in gestione la Casa del Parco dunque dovrà garantire l’attivazione del centro polifunzionale, il servizio di valorizzazione del Ninfeo delle Fate e il servizio di visita dello stesso, la gestione e la sorveglianza della Casa del Parco, la gestione della foresteria e del punto ristoro oltre al servizio di promozione turistica. Il valore stimato per la concessione è di circa 500mila euro. Un impegno non indifferente, ma chi prenderà in gestione la Casa del Parco sarà protagonista di una delle più grandi rivoluzioni cittadine della storia della città di Lecce.
 

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