Sbattuta contro un muro e uccisa a 2 anni e mezzo. Ergastolo al killer di Angelica, la bimba condannata a morte dalla Scu

Paola Rizzello e la piccola Angelica, emtrambe uccise
Paola Rizzello e la piccola Angelica, emtrambe uccise
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Lunedì 18 Giugno 2018, 19:49 - Ultimo aggiornamento: 21:30
LECCE - Prima gettata nel pozzo insieme con la mamma. Poi, visto che era ancora viva, sbattuta contro un muro, ripetutamente, fino a quando non ha chiuso per sempre gli occhi. Così, la sera del 20 marzo 1991,a Parabita,  fu trucidata la piccola Angelica Pirtoli, di appena due anni e mezzo. L'unica sua colpa fu quella di essere la figlia di Paola Rizzello, 27 anni, diventata troppo "scomoda" per il clan e quindi condannata a morte insieme con la sua bambina.
La Corte d'Assise d'Appello ha confermato la condanna all'ergastolo per l'aguzzino di Angelica, il 49enne Biagio Toma, di Parabita.
La piccola fu ammazzata dopo essere stata presa per i piedi e sbattuta più volte contro il muro. I corpi di mamma e figlia furono poi occultati.
Quello di Angelica è stato il primo omicidio di un bambino nella storia della Scu salentina. Nel 2001 vennero condannati all'ergastolo i mandanti del delitto, il boss Luigi Giannelli - di cui Paola Rizzello era l'amante - la moglie Anna De Matteis e Donato Mercuri. Sono state le dichiarazioni di Luigi De Matteis, fratello di Anna De Matteis, a permettere di far luce sul duplice delitto. Luigi De Matteis, attuale collaboratore di giustizia, in carcere, rivelò di essere stato lui insieme a Biagio Toma ad uccidere madre e figlia.
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