Funghi tossici, dieci persone in ospedale

Funghi tossici, dieci persone in ospedale
di Maddalena MONGIÒ
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Sabato 3 Novembre 2018, 19:43
Autunno e funghi: un binomio che in qualche caso porta guai. Dieci persone intossicate, in pochi giorni, e la Asl di Lecce lancia l'allerta e chiede prudenza da parte di chi si avventura nei boschi per raccogliere funghi. Consumare quelli non commestibili può avere conseguenza anche gravi, lo sa bene una giovane donna di Veglie arrivata al pronto soccorso dell'ospedale di Copertino con sintomi da avvelenamento e un'intera famiglia leccese di nove persone finita in pronto soccorso dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce anche se in questo secondo caso si è trattato di un'intossicazione lieve.
A mettere al tappeto le nove persone è stato il Boletus Pulchrotinctus, fungo non commestibile e a tossicità incostante; nel secondo caso il fungo incriminato è l'Inocybe, tossico e ritenuto responsabile della Sindrome Muscarinica (disturbi gastrointestinali, dispnea, disturbi respiratori di tipo asmatico, disturbi visivi, tremori, ipotensione arteriosa). Per questo fungo è necessaria una terapia antiavvelenamento, come accaduto a Copertino, con la somministrazione dell'antidoto (l'Atropina). «I casi verificatisi in questi giorni - fanno sapere gli esperti del Centro di Controllo Micologico (Ccm) della Asl di Lecce, - confermano che non bisogna mai abbassare la guardia di fronte a funghi dall'apparenza innocua che, però, possono provocare intossicazioni più o meno gravi».
Dalla Asl hanno chiarito che medici e infermieri dei due pronto soccorso hanno lavorato in stretto rapporto con i micologi del Ccm e con il Centro Antiveleni di Milano. Il genere e la specie dei funghi che hanno causato l'intossicazione sono stati individuati in tempi rapidi dai micologi della Asl per cui è stato possibile fare la diagnosi e definire la terapia per i diversi casi. «Particolarmente in questo periodo autunnale - avvertono i micologi della Asl - bisogna porre molta attenzione alla raccolta, acquisto e consumo di funghi». Quindi? La Asl raccomanda di far controllare i funghi dagli esperti micologi che sono a disposizione, gratuitamente, dal lunedì al venerdì (dalle 12.30 alle 13.30) nel Ccm del Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (Sian) Area Nord diretto da Roberto Carlà. Il team del Ccm è composto dal referente Biagio Galante, medico, e dai micologi Franco Signore e Rocco Venece. E poi è sconsigliato acquistare funghi da venditori ambulanti, anche se espongono su area pubblica, se sono privi delle certificazioni. Asl consiglia di avvertire la polizia urbana della vendita di funghi non certificati. «I pericoli per la salute insistono dalla Asl possono annidarsi non solo in prodotti spontanei raccolti nei boschi o in campagna, ma anche in funghi acquistati di cui tuttavia non si conosce l'origine».
Va detto che la raccolta di funghi può essere fatta solo da chi è in possesso di un apposito tesserino rilasciato al termine di un corso organizzato dai Comuni o dalle associazioni micologiche riconosciute dalla Regione Puglia. Chi dovesse, incautamente, avventurarsi per i boschi a raccogliere funghi rischia una sanzione fino a 150 euro e il sequestro della merce.
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