"Guerra” tra confraternite, in chiesa spuntano le microspie
Il vescovo espelle i referenti, indaga la Procura

"Guerra” tra confraternite, in chiesa spuntano le microspie Il vescovo espelle i referenti, indaga la Procura
di Giuseppe TARANTINO
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Mercoledì 23 Gennaio 2019, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 16:54
«In chiesa ci sono le microspie». Il caso incredibile riguarda Nardò, dove una delle due confraternite da tempo in guerra tra loro avrebbe piazzato delle microspie per carpire le conversazioni degli “avversari”. La notizia, una volta verificata da un investigatore privato che avrebbe scoperto l'inghippo, ha costretto il vescovo a sospendere due responsabili di una delle confraternite e sulla vicenda ora indaga la Procura.
La vicenda però resta ed è già un caso giudiziario, finito in un fascicolo ad hoc su cui indagano i carabinieri.

Tutto è partito da una catena di sospetti:  ciò che si diceva all'interno della chiesa dopo poco tempo era già di dominio pubblico. Da qui la volontà di vederci chiaro. Al resto ci ha pensato un investigatore privato che dopo una veloce ispezione ha trovato le microspie piazzate nell'edificio. Necessario, quindi, chiedere l'intervento dei carabinieri, che hanno acquisito il materiale ritrovato e consegnato un'istruttoria alla Procura della Repubblica.


Dalla curia gettano acqua sul fuoco: all'interno della chiesa l'unico confessionale presente sarebbe un pezzo d'antiquariato. «Da parte del Vescovo Fernando l'attenzione e il dovere assoluto di tranquillizzare i fedeli circa il rischio di profanazione del sacramento della confessione - scrive il portavoce della Curia - non essendo presenti, per altro, nella sacrestia della chiesa in questione confessionali funzionanti e integri per la celebrazione del sacramento. Resta il turbamento, il dispiacere dello scandalo dato  ai fedeli. Mi preme ribadire, in ogni caso che Il vescovo Fernando, ha attivato tutti i dispositivi canonici e civili possibili per ristabilire l'armonia ferita in quella che è una Chiesa carissima alla devozione dei Neretini».
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