Il boss Montedoro al giudice: «Sì, voglio collaborare». E sull'omicidio dell'ex socio Potenza: «Non c'entro nulla»

Il boss Montedoro al giudice: «Sì, voglio collaborare». E sull'omicidio dell'ex socio Potenza: «Non c'entro nulla»
di Alessandro CELLINI
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Martedì 25 Settembre 2018, 13:27 - Ultimo aggiornamento: 14:54

Rinviata al 23 ottobre l'udienza in cui parlerà il nuovo collaboratore di giustizia Tommaso Montedoro, boss 41enne di Casarano. Il giudice per le indagini preliminari Cinzia Vergine ha ammesso l'ascolto di Montedoro: a precisa domanda del gip, il 41enne - collegato in videoconferenza - ha ribadito di voler parlare, dando così ufficialmente inizio al suo status di collaboratore di giustizia. Nell'udienza di oggi le parti hanno potuto dare una prima occhiata ai verbali delle dichiarazioni rese nelle ultime settimane da Montedoro al pm Guglielmo Cataldi. In uno di questi incontri, il boss avrebbe negato qualunque coinvolgimento nell'omicidio dell'ex socio Augustino Potenza.

Il processo in cui Montedoro è imputato, tuttavia, non si occuperà dell'omicidio Potenza: l'unico fatto di sangue presente nell'operazione "Diarchia" - da cui è scaturito il processo con rito abbreviato che si sta svolgendo - è il tentato omicidio di Luigi Spennato, uomo ritenuto vicino a Potenza. L'agguato, secondo gli investigatori, vedrebbe come mandante proprio Montedoro.

Si torna in aula tra un mese, dunque, per dare il tempo alle parti di esaminare i verbali. Il 23 ottobre, nelle intenzioni del giudice, dovrebbe tenersi sia l'esame che il controesame di Montedoro.
 

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