Noemi, il fidanzato confessa: «L'ho uccisa io». Il corpo nelle campagne di Castrignano. Indagato anche il padre

Noemi, il fidanzato confessa: «L'ho uccisa io». Il corpo nelle campagne di Castrignano. Indagato anche il padre
di Erasmo MARINAZZO
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Mercoledì 13 Settembre 2017, 11:58 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 19:10

Noemi Durini è stata uccisa, il corpo è stato occultato nelle campagne della zona di Castrignano, parzialmente nascosto da alcune pietre. L'assassino sarebbe il suo fidanzato 17enne. E' arrivato nella mattinata il tragico epilogo nel giallo di Specchia: della 16enne non c'erano tracce da 10 giorni e si cercava ormai anche nei pozzi temendo il peggio mentre le speranze di ritrovarla viva erano appese a un filo. Ma poi il ragazzo ha confessato, messo sotto torchio dai carabinieri. In mattinata il 17enne era stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio volontario. Più volte interrogato dopo la scomparsa della 16enne, il fidanzatino aveva fornito dichiarazioni contraddittorie. Inoltre si era deciso di ipotizzare il reato più grave di omicidio volontario rispetto alla prima ipotesi (contro ignoti) di sequestro di persona, perché c'era la necessità investigativa di procedere ad accertamenti tecnici invasivi.

L'ANNUNCIO IN PREFETTURA
In mattinata, si era tenuto in Prefettura il tavolo tecnico per fare il punto sulle ricerche. La famiglia avrebbe dovuto tenere una conferenza stampa: la madre di Noemi doveva lanciare un appello alla figlia ma quando ha appreso la notizia del ritrovamento del corpo della ragazza ha accusato un malore. La donna è stata subito soccorsa dal 118 ed è stata accompagnata a Specchia dai carabinieri, scortata dai sanitari. Anche la sorella ha avuto un crollo, accusando tra le lacrime i presenti di sapere tutto.
Ora la famiglia è chiusa in casa, asserragliata nel suo dolore. Mentre la comunità chiede a gran voce giustizia per il suo assassino. 

INDAGATO IL PADRE DEL RAGAZZO
Resta ora da capire cosa sia accaduto e se il giovane abbia agito da solo. Dopo essere stato sentito, il padre del ragazzo, proprietario dell’auto e che ha mostrato una particolare avversione alla relazione del figlio con Noemi, è stato iscritto nel registro degli indagati per concorso in occultamento di cadavere. Secondo gli inquirenti, insomma, potrebbe essere stato proprio il genitore ad aiutare il figlio a nascondere il corpo della fidanzata in quel podere a pochi passi da Leuca.

 

L'INTERROGATORIO
Prima di crollare nell'interrogatorio della mattinata, ammettendo di averla uccisa, il ragazzo aveva detto di aver lasciato Noemi per strada. Era stato lui a passare a prenderla da casa all’alba di domenica 3 settembre, poco prima delle 5, quando Noemi lo ha raggiunto senza portarsi dietro l’inseparabile smartphone. Come se dovessero scambiarsi per strada solo qualche parola o effusioni fugaci. Un'uscita da cui la ragazza non è più tornata.

LA RIVALITA'
Tra le piste battute dagli inquirenti quella dell’avversione delle rispettive famiglie alla storia d’amore fra Noemi ed il fidanzato. Una storia tormentata. Una relazione mal vista. Contrario il padre del fidanzatino perché non gli sarebbe andata a genio l’indole troppo indipendente della ragazza. “Un cancro”, la sua risposta su Facebook all’annuncio di Noemi del fidanzamento “ufficiale” del 12 agosto.
Un’avversione ricambiata dalla famiglia della ragazza: la madre di Noemi aveva presentato una denuncia alla Procura per i minorenni con l’apertura di un’inchiesta per violenza privata contestata al fidanzato. Parallelamente è stato aperto un procedimento civile per verificare come e se il ragazzo fosse seguito ed educato in famiglia.
 

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