Omicidio stradale, prima condanna nel Salento: 7 anni

il giudice Stefano Sernia
il giudice Stefano Sernia
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Martedì 28 Marzo 2017, 14:18 - Ultimo aggiornamento: 18:06
Sette anni di reclusione, la condanna per il primo incidente contestato come “omicidio stradale” nel Salento. La sentenza ha riguardato Andrea Scatigna, 34 anni, di Porto Cesareo, per l'investimento della sera del 10 luglio dell'anno scorso di Venerio Caione, 62 anni, di Porto Cesareo. Guidava la sua moto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - ha stabilito la sentenza- e sorpassò una macchina che si era fermata per fare attraversare la strada all'anziano.
Il verdetto è del giudice per l'udienza preliminare Stefano Sernia e tiene conto della riduzione di un terzo della pena del rito abbreviato.
Cinque anni ed otto mesi ha chiesto il pubblico ministero Francesca Miglietta, per l'ipotesi di reato di di omicidio stradale aggravato dallo stato di alterazione psicofisica, dalla condootta di guida ed anche perché l'imputato gfidava una Suzuki 600 con la patente A e senza la copertura assicurativa.

L'esclusione dell'aggravante dell'aterazione psicofisica è stata chiesta dagli avvocati difensori Federica Conte e Giorgio Giannaccari:  perché non è stato provato - hanno sostenuto i legali - che Scatigna fosse realmente condizionato nella guida dall'aver assunto stupefacenti.

Quindici giorni il termine fissato dal giudice per depositare le motivazioni della sentenza. Seguirà il ricorso in Appello. I parenti della vittima si sono costituiti parte civile con l'avvocato Amerigo Barba.
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