In ascensore a Santa Croce: visite dall’alto tra 10 giorni

In ascensore a Santa Croce: visite dall’alto tra 10 giorni
di Francesca SOZZO
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Venerdì 24 Marzo 2017, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 12:18

Ancora pochi giorni e anche la copertura della facciata sarà terminata. Ancora pochi giorni e la basilica di Santa Croce, simbolo del barocco leccese, non sarà più visibile per altri due anni. Santa Croce infatti oggetto di restauri all’esterno e all’interno della chiesa.
Due i milioni di euro finanziati dalla Regione Puglia a favore della Curia di Lecce che diventa stazione appaltante sotto la supervisione della Sovrintendenza delle Belle Arti.
I danni del tempo si vedono ad occhio nudo per chi ha la possibilità di ammirare da vicino il lavoro certosino che ha portato alla realizzazione della basilica barocca. La pietra in alcuni punti si sta sfarinando e su alcune statue sono visibili delle crepe larghe anche qualche centimetro. Si dovrà intervenire in maniera capillare per cercare di evitare che il patrimonio artistico sia ulteriormente danneggiato. Nel corso degli anni infatti è capitato che alcuni frammenti cadessero in via Umberto I causando anche la sistemazione delle prime impalcature. Ora la svolta, con questi nuovi interventi la basilica tornerà come nuova e se, soprattutto i turisti dovranno aspettare due anni prima di rivedere splendere la Basilica, è pur vero che avranno a disposizione un cantiere innovativo. A cominciare da un telo che coprirà interamente la facciata della Basilica ma che raffigura proprio la chiesa. Ieri mattina, infatti, sono iniziati i lavori di posizionamento del telo che sarà posizionato sulla gabbia di ferro che ormai ingloba tutta la chiesa che si affaccia su via Umberto I. In più, entro una decina di giorni sarà possibile “aprire” il cantiere alle visite grazie all’ascensore esterno posizionato tra le impalcature. E in questi due anni di lavori sarà prevista la possibilità di effettuare le visite con il supporto di una guida turistica accompagnatrice consentendo ai turisti, ai cittadini e ai visitatori di interagire con il tessuto monumentale territoriale e godere di una prospettiva ravvicinata della facciata stessa.

 

Una volta terminata la fase di cantierizzazione, entro Pasqua sarà fruibile il cantiere, toccherà ai restauratori e agli addetti ai lavori entrare in azione con le operazioni di restyling. Gli interventi da effettuare sono tanti. A cominciare dall’illuminazione artistica della facciata, il restauro vero e proprio della facciata e della controfacciata, degli altari della navata laterale destra, dei paramenti murari interni alla navata destra, delle cappelle, della casa canonica, della campanaria.
A questi interventi si aggiungerà anche il recupero e alla protezione delle coperture della basilica e al posizionamento di un dispositivo di allontanamento volatili a onde elettromagnetiche. E dunque bisognerà pazientare almeno due anni prima di veder completati i lavori di restauro e accontentarsi di entrare anche dalla porta secondaria della chiesa, dall’interno del Chiostro di Palazzo dei Celestini.
Pazienza dunque. Il progetto messo in campo grazie al finanziamento della Regione Puglia consentirà di restituire alla città di Lecce il simbolo del barocco leccese conosciuto in tutto il mondo.

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