La “guerra” di San Rocco: scontro comitato-fondazione

La “guerra” di San Rocco: scontro comitato-fondazione
di Maddalena MONGIÒ
4 Minuti di Lettura
Domenica 23 Luglio 2017, 06:50 - Ultimo aggiornamento: 18:22
Scontro sulla notte di San Rocco a Torrepaduli tra il parroco del santuario e la Fondazione che, da qualche anno, ha aggiunto il 18 agosto il concertone. A scatenare il braccio di ferro sul diritto di primogenitura è stato un post pubblicato sui social dalla Fondazione e riportato integralmente nella nota del rettore del Santuario di San Rocco di Torrepaduli, don Gino Morciano. La sua è stata una dura presa di distanza che ha investito la Fondazione Notte di San Rocco. Parole non tenere, quelle di don Morciano, ma il presidente della Fondazione, Pasquale Gaetani, getta acqua sul fuoco: «Difenderò l’evento da tutto e tutti». Cosa si affermava nel post della discodia? «Con la nascita della nostra Fondazione, abbiamo affiancato alla consueta Notte di San Rocco una macchina organizzativa che producesse studi, cultura, eventi, promozione e che amplificasse e completasse dal punto di vista scientifico e mediatico quello che già esiste da secoli a Torrepaduli, ma che, senza nuove idee e nuovi impulsi, rischia di scemare e, forse, addirittura, nel tempo, di estinguersi». Questa riflessione ha fatto inalberare don Morciano che ha messo il “mare” tra la festa di San Rocco e l’evento organizzato il 18 agosto (quest’anno saranno 10 anni) dalla Fondazione.
«Queste affermazioni – si legge nella nota inviata dal sacerdote – sono state postate da una fondazione privata che, operando sul territorio, utilizza a proprio uso e consumo il nome di san Rocco e del Santuario omonimo in Torrepaduli, ma nulla hanno a che fare con tale fondazione. Detto ciò intendo sottolineare innanzitutto che l’organizzazione dei festeggiamenti religiosi e civili in onore del santo di Montpellier è esclusiva competenza del rettore pro-tempore della chiesa Santuario di San Rocco il quale – nominando un presidente delegato - si avvale di un Comitato festa composto da volontari del luogo il quale viene normalmente approvato dall’Ordinario Diocesano di Ugento Santa Maria di Leuca».
 
Ma il presidente Gaetani alza gli scudi sull’evento: «La manifestazione di San Rocco è ormai negli annali della storia della festa. La Fondazione è stata legittimata dalla Provincia dove è stata votata sia dalla maggioranza che dall’opposizione. Con molta sobrietà abbiamo cercato di fare il nostro lavoro, ma pare che qualcuno lo consideri quasi un’invasione di campo. Peraltro essendo finita la campagna elettorale possono essere messe da parte le polemiche e concentrarsi sulla promozione del territorio. Da parte nostra non c’è nessuna volontà polemica, ma andiamo avanti per la nostra strada e anche quest’anno ci sarà il Concertone. Forse c’è qualche fraintendemento, ma il nostro unico intento è quello di promuovere il territorio e preservare l’identità culturale del territorio. Abbiamo avuto massimo rispetto per i festeggiamenti religiosi e proprio per non turbare il misticismo religioso abbiamo organizzato l’evento, che è un valore aggiunto, il 18 agosto».
Sin qui la Fondazione, ma il rettore insiste: «È da sottolineare ancora che l’unica vera notte di San Rocco è tra il 15 ed il 16 di agosto. L’altra notte – quella del 18 – sbandierata dalla Fondazione, non ha fatto altro che creare con falsità pasticci e confusione, non tanto tra i fedeli e devoti della zona, ma in tanti pellegrini e turisti che vengono ad onorare il santo nei giorni della vera festa del Santuario. Va da sé perciò che alla Fondazione non è stato chiesto da parte del legittimo Comitato Festa nessun aiuto o “affiancamento” per la realizzazione della festa di san Rocco, né alcun tipo di collaborazione relativa agli eventi culturali o scientifici o mediatici o di qualsiasi altra natura». Loro sono un’altra cosa, questo il messaggio per nulla subliminale, ma più che esplicito.
E poi la diffida: «Faccio ancora presente ai lettori che il Comitato festa non ha fine lucrativo ed organizza gli eventi dei festeggiamenti grazie all’aiuto di alcuni sponsor, con il contributo del Comune e con l’obolo dei numerosi devoti e pellegrini. Mi sento perciò in dovere di diffidare la più volte nominata Fondazione perché fa uso scorretto di quanto avviene intorno alla Festa di san Rocco in Torrepaduli e dello stesso Santuario. Concludo infine col ribadire, che il concerto del 18 agosto è solo un evento collaterale – se si dovesse realizzare - non chiude i festeggiamenti in onore del Santo; è un evento privato organizzato da un ente privato che nulla a che vedere con la festa che si tiene il 15 – 16 – 17 agosto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA