Fra le barche del porto di Leuca attracca anche una Maserati

La Maserati di Marco Amoretti attraccata a Leuca
La Maserati di Marco Amoretti attraccata a Leuca
di Paola ANCORA
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Giovedì 25 Agosto 2016, 17:01 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 16:22

Un'auto “parcheggiata” al porto di Leuca. Più precisamente attraccata nel porto di Leuca. E neanche un'auto qualunque, ma una Maserati biturbo 220, tre porte. Alla guida c'è l'“autonauta”, Marco Amoretti, 39 anni, artista impegnato, fra le altre cose, nel riciclo del ferro, originario di La Spezia. Amoretti è per mare da giorni, con l'obiettivo di raggiungere Venezia da Genova, circumnavigando l'intero Paese. Perché? "Per dimostrare che è possibile anche ciò che apparentemente sembra impossibile" spiega a Quotidiano.



(Il video è di Valentino Pizzolante)

"Il mio progetto - dice - è portare quest'auto fra le onde fino alla Biennale di Venezia. Non è una sfida nautica, ma un paradosso". E non è nemmeno la prima volta che Amoretti affronta il profondo blu con una vettura modificata: nel 2000 ha attraversato l'Atlantico sempre a bordo di un'auto simile a quella “parcheggiata” oggi a Leuca.
 
"La Maserati era una lamiera che ho modificato basandomi sul principio di Archimede", in base al quale ogni corpo immerso parzialmente o completamente in un fluido riceve una spinta verticale dal basso verso l'alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato.
"Poi ho sigillato e impermeabilizzato l'abitacolo - continua l'autonauta - utilizzando vetroresina e poliuretano espanso". Ma, nonostante tutto, pur sempre di un'auto si tratta, lanciata ad affrontare il mare e le sue sorprese: "Sono partito un po' a cuor leggero nel Mediterraneo - dice infatti Amoretti - ma bisogna sempre informarsi sul meteo e attrezzarsi debitamente. Ho avuto qualche avventura, non sempre il mare è stato benevolo, ma l'entusiasmo della gente ripaga, restano tutti sbalorditi". A Leuca la Maserati finirà sotto le mani di Styven Marsella della Naval Service Marsella "per alleggerire l'auto davanti e darle più slancio" spiega il meccanico navale. "Ma ho già raggiunto un grande traguardo - chiude Amoretti - cioè Leuca: adesso non resta che risalire".
 

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