Accusato di abuso d'ufficio il direttore dell'Accademia di Belle Arti

L'Accademia di Belle Arti di Lecce
L'Accademia di Belle Arti di Lecce
di Alessandro CELLINI
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Mercoledì 24 Maggio 2017, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 23:56
Avrebbe emesso una sanzione disciplinare nei confronti di una docente per evitare che questa si presentase alle elezioni per la carica di direttore. Per questo motivo il direttore dell'Accademia di Belle Arti di Lecce Claudio Delli Santi è accusato di abuso di ufficio. Nei suoi confronti il giudice per le indagini preliminari Carlo Cazzella ha disposto l'imputazione coatta. L'accusa riguarda anche il reato di false dichiarazioni su proprie qualità personali, perché Delli Santi avrebbe inserito nel suo curriculum un'esperienza lavorativa nell'ambito di uno spettacolo teatrale a Roma che, secondo l'accusa, non sarebbe mai avvenuta.

L'ipotesi di reato più grave, quella di abuso di ufficio, si riferisce ai contrasti sorti tra Delli Santi e una docente dell'Accademia, che nel 2014 era candidata al ruolo di direttore dell'istituto. In seguito a un diverbio tra i due, relativo alle condizioni igieniche della struttura, Delli Santi sospese la docente per dieci giorni. Il che di fatto significò la sua estromissione dalla competizione elettorale, visto che, stando al bando indetto nell'aprile del 2014 per le nuove elezioni, l'ineleggibilità era limitata sostanzialmente alle ipotesi di sanzioni disciplinari superiori alla censura. Dure le parole del gip Cazzella, nel provvedimento in cui respinge la richiesta di archiviazione del pm Angela Rotondano e dispone l'imputazione coatta, nei confronti di Delli Santi, accusato di avere una «vocazione tirannica» nella gestione dell'Accademia.

Il direttore dovrà comparire davanti al giudice per l'udienza preliminare Vincenzo Brancato il 22 giugno prossimo.
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