Pd, invito di Lacarra nel vuoto. E i big non scendono in campo

Pd, invito di Lacarra nel vuoto. E i big non scendono in campo
di Francesca SOZZO
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Domenica 19 Febbraio 2017, 07:39 - Ultimo aggiornamento: 16:19
Il segretario regionale dem torna a Lecce. L’occasione, ieri mattina, per la riunione del direttivo provinciale nella sede di via Tasso. Marco Lacarra insieme ai segretari, Salvatore Piconese (provinciale) e Fabrizio Marra (cittadino) hanno chiamato a raccolta gli iscritti del partito, prima di tutto per ratificare la scelta del candidato sindaco Carlo Salvemini e poi per invitare tutti a candidarsi per dare il proprio contributo.
«Abbiamo formalizzato la candidatura di Carlo - ha dichiarato Carlo - votata all’unanimità, anche alla presenza di Lacarra che ho ringraziato perché ha seguito tutto il percorso del Pd». Poi l’invito, avanzato da Lacarra e ribadito da Marra, quello rivolto ai big del partito «scendere in campo direttamente o indirettamente - ha detto Lacarra - per creare una lista di partito forte».
«Una chiamata al senso di responsabilità collettiva - secondo il segretario Marra - Anche a chi ha funzioni di primo piano e di governo e ha delle responsabilità maggiori nei confronti della città e del territorio». Dietro questo invito c’è chi legge l’invito, tutt’altro che nascosto, all’assessore regionale al Turismo e allo Sviluppo Economico Loredana Capone. A conti fatti Capone è colei che ha un contatto più diretto con il territorio visto il ruolo istituzionale che ricopre e certamente il bacino di voti più ampio. Ma l’assessore, così come gli atri big del partito ognuno per le proprie ragioni, sembra tirarsi fuori dalla partita. Certamente metterà in lista persone a lei direttamente riferibili, ma di scendere in campo personalmente no. D’altronde non lo faranno neanche gli altri. il vice ministro allo Sviluppo Economico Teresa Bellanova pare abbia già “declinato” l’invito e punterà ad inserire in lista qualcuno dei suoi. Sulla stessa onda anche i deputati dem Federico Fritz Massa così come Salvatore Capone tanto più che potrebbero ritrovarsi impegnati in campagna elettorale per le politiche qualora si dovesse andare al voto a stretto giro. 
 
Tuttavia «ora bisogna passare dalle parole ai fatti - ha incalzato Marra - Il percorso ormai è iniziato e siamo a buon punto anche con la formazione della lista» che potrebbe comprendere anche il nome del segretario Marra ma solo come candidatura di servizio, come ha più volte dichiarato. Nei prossimi giorni la presentazione ufficiale del candidato Salvemini organizzata dal partito su cui grava «una maggiore responsabilità visto il dissolvimento di partiti e il proliferare di realtà civiche. Oggi noi - conclude Marra - rappresentiamo l’unico partito organizzato del centrosinistra».
Intanto Carlo Salvemini è a Milano per lavoro, «il mio, quello che mi sono costruito negli anni, insieme a quel gruppo che oggi è diventata una squadra, quello che voglio continuare a fare durante tutta la campagna elettorale - ha commentato in un post su facebook - Perché penso che la politica non sia un mestiere ma una grande voglia di essere utili agli altri, unita all’incapacità di accettare che le cose non possano andare meglio, che quello che abbiamo davanti non sia modificabile. Questo è l’impegno civico per me e non può essere visto come un lavoro. Sento l’esigenza di scrivervelo da qui, da Milano, da una città che nessuno credeva potesse cambiare maggioranza politica: dal 1993 Formentini, Albertini, Moratti. Poi nel 2011, quando le persone, i cittadini, al momento giusto, si sono uniti attorno a Pisapia, ce l’hanno fatta e oggi è bellissima», ha concluso.
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