Bus, più linee per la costa (ma pochi lo sanno). E sulle rotte è già lite

Bus, più linee per la costa (ma pochi lo sanno). E sulle rotte è già lite
di Ilaria MARINACI
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Domenica 6 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:57
Una partenza in chiaroscuro e una contesa all’orizzonte. Il primo bilancio della giornata di avvio del servizio dei bus Sud Est per potenziare i collegamenti fra Lecce e la costa è controverso. Da una parte, la poca comunicazione ha impedito agli utenti di venirne pienamente a conoscenza: in tanti hanno utilizzato i collegamenti, ma l’assalto non c’è stato. Dall’altra parte si sta aprendo un fronte di polemiche con le ditte riunite nel Consorzio Cotrap che hanno in concessione il servizio su gomma nel quale rientra anche il progetto Salentoinbus. La proesta: una sovrapposizione dei percorsi, l’ipotesi di una concorrenza sleale. «Lunedì mattina ci sarà un incontro in Provincia – fa sapere il presidente Antonio Gabellone – per verificare se, in effetti, ci sono violazioni rispetto ai contratti di concessione. Se così è, ci muoveremo di conseguenza». È già lite, insomma, sulle rotte dei bus. Il servizio partito che già nasce la prima contesa.
Il potenziamento è stato annunciato nel vertice di giovedì scorso in Regione a Bari per sopperire ai disagi di un servizio di trasporto insufficiente a fronteggiare le migliaia di turisti, per lo più giovani, che prendono d’assalto il Salento. A questo scopo, da ieri ci sono ben 36 bus e 18 corse in più, forniti da Fse, per raggiungere Gallipoli, Otranto e Leuca dal capoluogo. Un’iniziativa arrivata nel momento clou della stagione che rischia di sfociare in un contenzioso. 
«Abbiamo ricevuto delle proteste da parte delle imprese che hanno in concessione il servizio di trasporto pubblico su gomma – spiega Gabellone – e che ritengono ci sia una sovrapposizione con le linee già esistenti. Ci sono regole precise che regolamentano il trasporto pubblico suddiviso fra gomma e rete ferroviaria. Fse gestisce il servizio su rotaia e può attivare un servizio su gomma per sostituire una linea temporaneamente sospesa per i motivi più disparati. Dunque, non si tratterebbe di corse sostitutive rispetto alle linee su rotaia, ma di corse alternative su altre linee. Faremo un approfondimento tecnico. Mi auguro che non ci siano violazioni, ma, se ci dovessero essere, è chiaro che verranno predisposte le iniziative per rientrare nel rispetto delle regole». 
Il presidente Gabellone sostiene, inoltre, di aver posto un principio di carattere generale durante il vertice di giovedì in Regione. «Se c’è la necessità di fare corse su strada – si chiede – perché non farle fare alle imprese che normalmente svolgono il servizio su gomma?». Già domani, in seguito alle verifiche affidate dal presidente al consigliere provinciale Renato Stabile, si capirà meglio se ci sono state o meno violazioni al regolamento.
Ma com’è andata la giornata di ieri con tutte queste corse in più a disposizione dei turisti arrivati nel Salento?
 
Il City Terminal è il capolinea di tutti i bus, inclusa la navetta che fa la spola con l’aeroporto di Brindisi.
Intorno alle 12 di ieri non si registra un grande movimento. Se si chiedono informazioni sulle corse suppletive di Fse agli sportelli non sanno rispondere: conoscono solo orari e corse di Salentoinbus attivo da giugno a settembre. Pare che la Fse si attrezzerà nei prossimi giorni con un proprio gabbiotto, dove fornire le indicazioni sulle corse e vendere anche i ticket di viaggio. Tre ragazzi romani, arrivati da Brindisi, hanno il biglietto di Salentoinbus per Gallipoli. «Ci hanno detto all’infopoint dell’aeroporto come dovevamo fare, una volta arrivati qui, e quale linea prendere», raccontano. I pullman, sia quelli della Fse sia quelli di Salentoinbus, fermano anche su viale Gallipoli, davanti alla Camera di Commercio, prima di proseguire verso le loro destinazioni. È qui che sale il grosso degli utenti, vista la vicinanza con la stazione. Un gruppetto di ragazzi napoletani non ha avuto bisogno di delucidazioni. «Siamo stati qui in vacanza anche lo scorso anno e ci ricordavamo, quindi, che c’era la fermata di Salentoinbus su questa strada. Ormai stiamo diventando degli habitué», aggiungono sorridendo. Due ragazze di Ortanova, Valentina e Annarita, invece, si definiscono due profughe. «In stazione abbiamo acquistato il biglietto per il bus Fse per Gallipoli. Ci avevano detto che sarebbe passato da qui dopo circa venti minuti, ma aspettiamo già da un bel po’». 
Nel frattempo, passano due pullman di Salentoinbus per Gallipoli e quasi tutti i ragazzi in attesa li riempiono entrambi, assistiti da diversi addetti in maglietta azzurra. Valentina e Annarita li guardano con un po’ di rammarico. Arriva il bus blu della Fse. Non ci sono scritte sul parabrezza ad indicare la destinazione. Le due ragazze chiedono all’autista ma si tratta di quello che va a Otranto, passando per Maglie. Salgono in pochi. 
Si ferma un altro bus griffato Fse. È quello giusto per le due ragazze di Ortanova, che caricano i bagagli e possono iniziare la loro vacanza. Un altro gruppetto, appena arrivato alla fermata e diretto a Gallipoli, chiede se si possono fare i biglietti a bordo. Ma l’autista Fse dice di no. «Non siamo ancora stati autorizzati da Bari», ci spiega. Quando parte, in totale a bordo sono poco più di una decina, ma sostiene che, nelle altre corse mattutine, ci sia stata più gente. C’è bisogno di rodaggio, ovviamente. Salvo che il nuovo servizio non si areni nella contesa
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