Cave di Marco Vito, Parco pronto a marzo: si accede da 3 ingressi

Cave di Marco Vito, Parco pronto a marzo: si accede da 3 ingressi
di Francesca SOZZO
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Mercoledì 15 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:43
Conto alla rovescia per l’inaugurazione del Parco delle Cave di Marco Vito. Un progetto che porta la firma dell’architetto portoghese Alvaro Siza. Un’opera che si estende su sette ettari e mezzo di superficie a verde che diventerà un Parco fruibile a tutti e che prevede delle aree per accogliere spettacoli. Un progetto che, nelle intenzioni dell’archistar, doveva accogliere anche la Casa della Musica «unico elemento ad oggi mancante del progetto», ha commentato Silvio Cillo, architetto del settore Lavori Pubblici che sta seguendo da vicino i lavori iniziati già nel 2012. A fare il punto dei lavori - il 75% delle opere previste è stato realizzato - è stato appunto l’architetto Cillo invitato a partecipare alla commissione Lavori Pubblici presieduta dal consigliere Angela Maria Spagnolo (Una Buona Storia per Lecce) che ha già annunciato che sta valutando l’ipotesi di poter organizzare insieme all’Urbanistica una commissione itinerante per prendere visione dello stato dell’arte dell’opera.
I tempi dunque: «Entro il primo trimestre del 2018 il parco sarà fruibile ai cittadini», ha annunciato Cillo. L’opera nasce da un concorso di idee presentato da Palazzo Carafa che si è aggiudicato Alvaro Siza per il recupero delle cave che nel dopo guerra diventarono recapito della fogna bianca della città. Il lavoro di recupero è praticamente terminato ed entro marzo quell’area, abbandonata fino a qualche anno fa, sarà restituita alla città completamente ripensata. Al grande parco - oltre sette ettari - si potrà accedere da tre ingressi: uno situato su via dei Ferrari, dove sarà anche possibile lasciare l’auto; da via del Ninfeo, una traversa di viale Grassi e dalla strada - che deve essere ancora realizzata e a cui si dovrà dare un nome - che collega via del Ninfeo a via Leone de Castris e da cui poi si accede alla caffetteria realizzata nel nuovo Parco. Ai due lati della caffetteria saranno invece realizzate due aree parcheggio.
Il recupero del Parco è costato 4 milioni di euro - finanziati dalla Regione - per la realizzazione dei percorsi pedonali e la sistemazione a verde. Successivamente con il Piano della città si è proceduto alla realizzazione del ponte che Siza ha voluto realizzare su via del Ninfeo e che collega le due cave. «Durante gli scavi - ha spiegato Cillo - è venuta alla luce anche una vecchia scalinata monumentale, forse del ‘700-‘800, in parte scavata nella roccia e che Siza ha voluto integrare nel progetto. La parte ovest delle Cave invece è stata lasciata come grande parco naturale». Il grande Ponte, anch’esso realizzato in cemento bianco invece sta per essere terminato. Sarà un ponte carrabile che farà defluire il traffico proveniente dal futuro Ribaltamento della stazione verso viale Grassi, ma unirà le due grandi cave che invece saranno fruibili dal pubblico. All’interno del Parco, ha spiegato Ciullo, è prevista anche un’area dedicata agli spettacoli, attualmente realizzata in misto battutto ma che sarà poi pavimentato con del materiale ad hoc del colore della pietra leccese e realizzato «se il Ministero ci darà l’ok con i 500mila euro del ribasso di gara risparmiati per il Ponte di Siza». 
Il parco poi è dotato di una caffetteria e info point. Si tratta di una struttura di 350 metri quadrati, realizzata in cemento bianco, tanto amato da Siza, lineare nelle forme e dotata di un grande ascensore - che scende di trenta metri raggiungendo il piano parco - rivestito in pietra leccese (il collante con il luogo e la tradizione), che consentirà di accedere al parco raggiungendo l’area open air che rappresenterà uno dei luoghi di incontro più importanti nell’area a sud di Lecce. Nella cava grande invece, il Comune - ufficio Urbanistica - ha lavorato per recuperare la vecchia Masseria Tagliatelle (che secondo la vecchia amministrazione sarebbe diventata una Casa per le associazioni) che conserva al di sotto il Ninfeo delle Fate, antiche terme della città. 
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