Un posto auto in centro? Anche un'ora per trovare parcheggio

Un posto auto in centro? Anche un'ora per trovare parcheggio
di Francesca SOZZO
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Giovedì 21 Settembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:17
Immaginate un tranquillo mercoledì di settembre in città alla ricerca di un posto auto. Bene: meglio mettere da parte l’ottimismo e armarsi di santa pazienza. Senza alcuna esagerazione, ma con orologio alla mano, in un’ora la disperazione è ormai alle stelle. E i nervi sono tutt’altro che saldi soprattutto se si deve andare a lavorare. La carenza di parcheggi in una città come Lecce, capoluogo di provincia che accoglie uffici provinciali, i tribunali ed è sempre più meta turistica, è ormai diventata critica. Sebbene le posizioni in merito alla vicenda siano contrastanti. In pochi anni la città ha perso centinaia di parcheggi: basti pensare all’area dell’ex Tito Schipa da sette anni trasformata in uno scavo, o l’ex Carlo Pranzo trasformato nel giardino delle Mura Urbiche. Non ultimo piazzetta Libertini liberata definitivamente dalle auto. Cercare un parcheggio oggi, diventa un’odissea. 
Ore 10.45 inizia il viaggio. Si parte da zona Partigiani per arrivare in centro nei pressi della villa Comunale. Delirio. Una volta imboccata via Cavallotti si comincia già a comprendere che l’impresa non sarà certo semplice. Si cammina a passo d’uomo e arrivati all’altezza di piazza Garibaldi scatta l’idea: svoltare a destra su via Marco Aurelio, strada in cui alle 21 scatta la Ztl. La piccola stradina che conduce alle Officine Cantelmo riserva sempre qualche bella sorpresa. Macché, non c’è un posto neanche a pagarlo. Anzi uno c’è ma è occupato da un bidone di vernice posizionato dagli operai che stanno effettuando lavori al Calasso. 
Tutto da rifare, dunque. Altro giro, altra corsa.
 
Innescata la prima, si torna su via Garibaldi per poi proseguire su via XXV Luglio: in coda. Nel frattempo l’orologio segna le 11.15. Tutto intasato. E inizia il primo carosello della giornata. Da viale XXV Luglio, si procede su viale Marconi e giù su viale Lo Re. Nell’area parcheggio interna al viale, davanti al Cinema Massimo non uno stallo blu nemmeno libero. Procediamo svoltando su via Brunetti e ancora nulla, se non clacson che invitano ad accelerare il passo suggerendo l’inutilità di cercare un parcheggio. D’altronde immagino che anche gli altri automobilisti siano sulla nostra stessa barca. Si tenta la fortuna in via Cavour, con la speranza di non allontanarsi molto dal luogo di lavoro. Ma la fortuna anche in questo caso non è dalla nostra parte. Si torna su viale Marconi, si imbocca viale Otranto, via 95esimo Reggimento Fanteria, mentre sono scattate le 11.30, per ritornare, in senso contrario sui nostri passi. E quindi a destra su via Schipa, dove è inutile sperare; giù lungo via Casotti per arrivare su via San Lazzaro. La percorriamo tutta, rallentando e con la speranza di beccare qualcuno con le chiavi in mano diretto verso la macchina. Nulla. La sorte decidiamo di sfidarla in via Orsini del Balzo (sono le 11.39, è quasi passata un’ora tra traffico e semafori - l’unico incrociato è quello su viale XXV Luglio ed è stato necessario aspettare due “giri” prima di transitare). Si deve trovare una soluzione: viale Don Minzoni potrebbe aiutarci. Risaliamo per via Candido, attraversiamo via Paisiello; allo stop a destra su via Don Minzoni. Scatta il primo sms al lavoro: «Sono in ritardo, cerco parcheggio». 
Al semaforo nuovamente a destra su viale Otranto e poi a sinistra su via De Simone, attraversando nuovamente via Cavour e poi finalmente un posto. Su viale Lo Re una signora sta lasciando il posto davanti al parrucchiere. «Che fortuna!» viene da esclamare. Ma l’orologio, fermo alle 11.58 ricorda che è trascorsa “appena” un’ora. Ma ci riteniamo fortunati. Tanto da voler tentare un secondo giro. Cambiando zona. Raggiungiamo piazza Mazzini riscendendo da viale Otranto e infilandoci in via 140esimo Fanteria. Senza trovare un “buco” ci ritroviamo in via Nazario sauro in piena piazza. Obbligatorio il giro del quadrilatero - interno ed esterno - doppio, senza alcun risultato. 
E prima ancora che lo suggerisca qualcuno, dirigiamo l’auto verso i cosiddetti parcheggi di interscambio: il primo è il City Terminal. Alle 12.20 è ancora over booking con auto parcheggiate anche al di fuori delle strisce blu. Il parcheggio è a servizio dei Tribunali - via Brenta e viale De Pietro - oltre ai numerosi uffici presenti nella zona a cominciare dal frequentatissimo Equitalia. 
Decidiamo di spostarci per raggiungere la zona del cimitero - ovviamente nel tragitto non si trova nulla - Per fortuna però alle 12.37 iniziano a liberarsi i primi posti auto. È infatti quasi orario di uscita delle scuole e di chiusura dei negozi quindi chi è arrivato a Lecce dai paesi limitrofi o semplicemente chi ha parcheggiato in mattinata per raggiungere il centro va via. Così, in “soli” 40 minuti il secondo giro premia la tenacia. Nell’area antistante il Cimitero si contano almeno una decina di posti liberi. Ma la mattinata purtroppo è già bella e che andata. E scatta il secondo sms al lavoro: «Arrivo direttamente nel pomeriggio». 
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