Delli Noci: «Filobus brutto, ma abbiamo
il dovere di farlo funzionare»

Delli Noci: «Filobus brutto, ma abbiamo il dovere di farlo funzionare»
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Domenica 30 Aprile 2017, 06:05 - Ultimo aggiornamento: 16:10

Il filobus non lo vuole nemmeno Alessandro Delli Noci, ma siccome smontarlo «costa troppo, abbiamo il dovere di provare a farlo funzionare».
Da qui parte la nuova visione di mobilità del candidato della lista civica “Un’Altra Lecce”, Udc e altre civiche Delli Noci che ieri mattina, insieme all’architetto Sergio Ventura, al segretario cittadino dell’Udc Paolo Bruno e al candidato di Lecce area Metropolitana Alessandro Favale, ha presentato la sua visione di mobilità cittadina.
Oggi smontare il filobus, hanno detto dal quartier generale di piazzetta Santa Chiara, costerebbe circa 4 milioni di euro e almeno 15 anni per ammortizzare la spesa, dunque meglio tenerlo e provare a farlo funzionare in un altro modo e a costo zero: «Trasformando l’attuale servizio di trasporto pubblico in un servizio intercomunale. Nella nostra idea di trasporto pubblico - ha soiegato Ventura - l’utilizzo esclusivo del filobus sulle strade del centro cittadino abbatterà totalmente le emissioni di gas dei mezzi a gasolio attualmente utilizzati e permetterà di risparmiare 150mila km (il 10% del totale dei km percorsi) che riutilizzeremo a costo zero per collegare i comuni dell’hinterland». Comuni che saranno collegati con percorsi a “petalo” percorrendo gli stessi chilometri che vengono finanziati dalla regione Puglia. E per incentivare l’uso dei mezzi pubblici istituire anche il ticket giornaliero che possa consentire sia ai cittadini che ai turisti di muoversi per tutto il giorno sul territorio.
«Che il filobus esteticamente non piaccia a nessuno è un dato di fatto - ha commentato Delli Noci - ma come candidati sindaco abbiamo il dovere di analizzare ogni singola situazione che riguarda la nostra città con dati certi e soprattutto cercare di mettere a frutto i soldi dei cittadini spesi fino a questo momento. Vogliamo realizzare una vera ristrutturazione del servizio di trasporto entro gennaio 2018 senza costi aggiuntivi per l’amministrazione comunale. Un servizio di trasporto che abbandona la vecchia idea delle circolari (che vanno da un capo all’altro della città) per dare spazio ad un sistema che abbiamo definito a petalo - prosegue il candidato - , dove i petali rappresentano le linee che collegano il centro ai comuni dell’hinterland e dove al centro è il filobus a collegare velocemente le linee intercomunali tra di loro».
 
E sulla vicenda filobus è intervenuto anche il segretario cittadino dell’Udc Bruno: «In tutti i finanziamenti pubblici esiste un vincolo sui beni acquistati o realizzati. La ragione, intuitiva, è quella di porre un freno alle speculazioni che potrebbero essere connesse all’utilizzo improprio del contributo agevolato. Il filobus di Lecce - spiega - è stato realizzato utilizzando più fonti di finanziamento con l’obiettivo di dotare la città di una infrastruttura dalla grande portata, fissa, con notevole impatto sul territorio. La sua rimozione non credo sia stata mai nemmeno immaginata nelle fasi di programmazione ma é certamente possibile, oggi, ragionare insieme ai soggetti finanziatori sul suo migliore utilizzo nell’interesse della città ed anche su una eventuale rimodulazione della linea».

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