Ferragosto da tutto esaurito, Lecce conquista i turisti: «Trend di crescita del 10%»

Ferragosto da tutto esaurito, Lecce conquista i turisti: «Trend di crescita del 10%»
di Serena COSTA
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Martedì 15 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 18:04
Ponte di Ferragosto delle meraviglie per il capoluogo salentino: alberghi pieni fino all’orlo, turisti italiani tanti, ma anche numerosi vacanzieri stranieri cammineranno all’ombra del barocco, alla ricerca di cultura, eventi e tanto buon cibo nostrano.
L’effetto tramontana degli ultimi giorni ha spostato leggermente l’asse dei flussi proprio verso l’entroterra, dopo il caldo africano degli ultimi due mesi e, se le prenotazioni programmate davano già buoni segnali di crescita per l’estate 2017, il last minute ha dato il suo input nettamente positivo, ancor più che negli anni scorsi.
Il Salento, a quanto pare, sta lavorando tutto nella ricettività turistica: dal mare alla città, dagli agriturismi di campagna agli hotel, senza dimenticare i b&b.
E, a livello complessivo, si può parlare con sicurezza di incrementi a doppia cifra per il Ferragosto e l’estate 2017. Ne è convinto Mimmo De Santis, presidente di Federalberghi Lecce, che commenta visibilmente soddisfatto l’andamento del turismo estivo salentino: «Prevediamo un incremento del 10% rispetto al 2016, anche se mi riservo di vedere che tempo ci sarà fino alla fine di agosto. Tra l’altro, i primi di settembre capitano durante il weekend e questo permetterà di allungare la vacanza fino ad allora. Al momento, registriamo strutture tutte piene fino al 26-27 agosto non solo sulla fascia costiera, convenzionalmente scelta durante questo periodo, ma anche le strutture dell’entroterra stanno lavorando benissimo: questo ci dimostra che il segmento mare funge da traino anche per queste ultime. Riguardo Lecce, non appena il tempo non è ideale per andare al mare, tutti si riversano nelle cittadine: il capoluogo, in questo periodo che le strutture costiere sono piene, sta facendo il pienone, anche perché si ha la possibilità non solo di godere delle bellezze culturali, ma anche di sfuggire la calura su Ionio e Adriatico, vantando perciò più motivi di attrazione».
 
Un last minute come quello di quest’anno, poi, non si era mai registrato in città: un’arma a doppio taglio per il proprietario di Vestas Hotels and Resorts, Andrea Montinari: «Il ponte di Ferragosto non è mai preoccupante, c’è un altissimo tasso di occupazione delle camere, ma non si sta lavorando bene, perché le prenotazioni arrivano davvero giorno per giorno e non consentono di fare un’adeguata programmazione tariffaria. In sostanza, le camere sono occupate quanto e come lo scorso anno, ma con prezzi decisamente più bassi, influendo negativamente sui ricavi. La permanenza media per Lecce, in ogni caso, è la solita, ovvero di 2 giorni al massimo. Vedremo come andrà l’ultima settimana di agosto, solitamente quella più critica perché coincide con la fine della festa di Sant’Oronzo».
E se luglio è andato benissimo per l’Hilton Garden Inn, hotel di lusso nel rione Salesiani, agosto è partito un po’ in ritardo, proprio per l’effetto last minute. A spiegarne il trend è Giancarlo De Venuto, direttore dell’albergo leccese: «Quest’anno, i primi giorni di agosto hanno registrato una perdita del 4-5% per Lecce, mentre luglio è praticamente diventato un intero mese di alta stagione. Per il ponte di Ferragosto, le richieste di prenotazione sono arrivate addirittura dal 10 agosto: per le nostre politiche aziendali, questo ha comportato una minore occupazione delle camere, ma una tariffazione decisamente migliore, proprio perché chi arriva tardi alloggia a prezzo più caro. In ogni caso, Ferragosto è sold out anche per noi. Il target di vacanzieri è costituito principalmente da italiani, anche se quest’anno c’è una buona percentuale di nuovi stranieri: l’effetto Brexit ha fatto calare il flusso di inglesi, ma aumentano decisamente francesi e spagnoli. Lecce è scelta da una tipologia di turista più maturo e più evoluto»
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