«Addio Albino, rimarrai esempio di fede e bontà». Ancora grave il figlio 17enne

«Addio Albino, rimarrai esempio di fede e bontà». Ancora grave il figlio 17enne
di Francesco BUJA
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Mercoledì 13 Dicembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 22:29

«Il giusto, anche se muore prematuramente, troverà riposo», si commuove Silvana mentre legge questo passo del libro della sapienza al funerale del marito. Albino Saracino, 60 anni, è morto sul colpo martedì mattina: falciato da un’auto contromano guidata da un 35enne ubriaco, che è stato arrestato, mentre percorreva viale Marche. Albino accompagnava in stazione il figlio Davide, 17 anni, che avrebbe dovuto prendere il treno per andare a scuola, al liceo musicale di Casarano, e invece si trova in gravi condizioni in Rianimazione all’ospedale “Vito Fazzi”.



Ier alle 15.30 l’ultimo saluto ad Albino nella chiesa di Santa Lucia. Il feretro è stato atteso da un’assemblea composta, seppur ritrovatasi innanzi a una morte assurda. Centinaia di amici e parenti, tra cui i colleghi della Dogre, dove Albino lavorava, e i consiglieri comunali Luca Pasqualini e Andrea Guido. La moglie di Saracino è distrutta, seduta in prima fila accanto alla figlia Gloria. Sulla bara la fotografia di albino, sul fondo della chiesa le imponenti statue delle pie donne che ascoltano l’angelo annunciare, dito rivolto al cielo, la resurrezione di Gesù. Un’opera che è un messaggio di speranza, come lo è stata l’omelia del parroco, don Antonio Montinaro. «Ci chiediamo il senso della tristezza, al di là del fatto della cronaca, per la morte improvvisa e prematura del nostro fratello Albino e per chi abusa della sua libertà pensando di poter fare quello che vuole». Il tentativo è quello di trovare un senso a una morte prematura. «Forse perché una persona diventa cara a Dio, allora per questo motivo, vivendo in un mondo di malizia, malignità, inganni e ipocrisia, il Signore la chiama a sé» ha spiegato il prete.
 
«Albino ha creduto, è stato un cristiano devoto. Prendere questa eredità d’insegnamento che un marito e un padre lascia è il modo migliore per sentirlo vicino, per prolungare quello che lui è stato».
Chi è stato Albino Saracino? Il collega della Dogre Sandro Greco lo ricorda con affetto, riconoscendone «il senso del dovere e della legalità». Don Antonio durante la celebrazione ha ricordato «il suo esempio di bontà, di laboriosità, l’attaccamento alla famiglia e la fede» valori per i quali il sacerdote lo ha ringraziato. Anche Luca Pasqualini ha speso pubblicamente qualche parola per il sessantenne, che lavorava alla Dogre, società che gestisce la riscossione delle imposte per conto del Comune di Lecce. Finito il rituale, il consigliere comunale ha letto un testo in cui ha ricordato «la generosità e altruismo» di Saracino, virtù che «hanno segnato un sentiero su cui camminare». Pasqualini si è commosso quando ha rivolto un incitamento al figlio di Albino: «Forza Davide!». Ed è scoppiato l’applauso. Il 17enne è ancora ricoverato in Rianimazione: ha subito un’operazione durata dieci ore a entrambi i femori, è intubato, sedato e ventilato meccanicamente e le sue condizioni sono stabili. La sua prognosi è ancora riservata.

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