Cantiere Tap, a rischio l'accordo per gli ulivi zollati. Urgente un intervento di invasamento per evitare la morte

Cantiere Tap, a rischio l'accordo per gli ulivi zollati. Urgente un intervento di invasamento per evitare la morte
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Mercoledì 26 Aprile 2017, 19:24
Rischia di saltare l'accordo trovato lunedi scorso in Prefettura a Lecce per la sistemazione degli 11 ulivi zollati che ricadono nel cantiere di Tap in località San Basilio, a San Foca, marina di Melendugno. In un nuovo incontro tenutosi stamani alla presenza del prefetto Claudio Palomba, dei vertici del consorzio e dei tecnici agronomi della Regione Puglia, seguito al sopralluogo effettuato lunedì scorso dagli agronomi regionali, è stata ribadita la necessità di provvedere a sistemare al più presto nei vasi gli 11 ulivi eradicati con la zolla che raccoglie le radici nel lotto A1 e che rischiano altrimenti di seccare. Tap intende procedere all'invasamento entro il prossimo 30 aprile, visto che dopo non sarebbe possibile più farlo fino a novembre, come previsto dalla legge regionale.

I tecnici dell'Osservatorio fitosanitario regionale e del Servizio provinciale dell'Agricoltura temono che aspettare dopo l'estate comporti una morte sicura per gli ulivi già zollati per via delle radici già recise. Gli attivisti del comitato No Tap chiedono invece che le piante non vengano eradicate e messe nei vasi ma lasciate e curate sul terreno. Il sindaco di Melendugno Marco Potì teme che questo possa creare nuove tensioni. Nell'incontro il prefetto Claudio Palomba e il questore di Lecce Pierluigi D'Angelo hanno invitato l'amministrazione comunale di Melendugno ad attivarsi perché vengano liberate le stradine a ridosso dell'area del cantiere Tap dalle barricate erette dopo la sentenza del Tar Lazio e che ancora ostruiscano il transito veicolare.
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