Alt del prefetto: no ai mercatini di Natale in centro. Le pagode si spostano alla 167

Alt del prefetto: no ai mercatini di Natale in centro. Le pagode si spostano alla 167
di Francesca SOZZO
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Giovedì 16 Novembre 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 17:51
Stop al Natale in centro. Anche le attività natalizie, mercatini compresi dovranno adeguarsi alla legge Gabrielli del 2017 che detta le norme anti terrorismo alla luce degli attentati avvenuti in diverse città del mondo.
E così - dopo la festa di Sant’Oronzo e la Notte della Taranta che sono già state organizzate in base alle norme vigenti - ora tocca anche alla programmazione natalizia del comune di Lecce. Il Prefetto Claudio Palomba nella giornata di martedì ha convocato l’amministrazione comunale per dettare le linee previste per l’organizzazione degli eventi natalizi a cui il Comune sta già lavorando.
La novità: per questione di sicurezza si dovranno evitare assembramenti in luoghi già abbondantemente frequentati, soprattutto se per un periodo molto lungo. Le forze dell’ordine devono poter organizzare i servizi di controllo e sicurezza e delimitare l’area anche con il posizionamento dei new jersey - barriere in cemento anti sfondamento - per evitare l’accesso di mezzi pesanti alle aree pedonali. Non solo. Tutti i varchi di accesso all’area delle zone destinate alle festività saranno presidiate dalle forze dell’ordine. 
Davanti a queste prescrizioni è impensabile che la Fiera del Giocattolo, le solite pagodine natalizie, possano trovare posto in via Cavallotti o in piazza Mazzini. Si tratta di due zone già normalmente molto frequentate, vuoi per la ricerca dei parcheggi, vuoi per la presenza - soprattutto nella zona commerciale - di esercizi commerciali. E poi, il tempo di permanenza è troppo lungo. Via Cavallotti infatti ha ospitato le bancarelle di Sant’Oronzo andando in deroga alla normativa trattandosi di soli tre giorni, ma è impensabile immaginare il mercatino natalizio per un mese sul viale o sul quadrilatero di piazza Mazzini. 
 
E dunque l’amministrazione comunale dovrà immaginare una nuova destinazione sulla quale discuterà oggi pomeriggio in un incontro con gli ambulanti che dovranno esporre nella fiera di Natale. L’ipotesi potrebbe essere quella della periferia, in via Bachelet, un’area in cui l’amministrazione comunale ha già deciso di sistemare la pista di ghiaccio e il villaggio di Babbo Natale. Questo consentirebbe alle forze di polizia di organizzare al meglio controlli e servizi di presidio oltre a controllare gli accessi. Godrebbe anche di un gran numero di parcheggi nei pressi della zona eventi che diventa facilmente raggiungibile trovandosi in periferia. 
«Il prefetto ci ha chiesto di dislocare tutto nelle zone periferiche», ha dichiarato l’assessore alle Attività Produttive e Turismo Paolo Foresio intervenuto ieri mattina nella commissione congiunta Attività Produttive e Turismo presieduta rispettivamente dal consigliere Silvano Vitale e Marco Giannotta. 
Tuttavia se ne discuterà con gli ambulanti per cercare di soddisfare le esigenze di tutti, ma qualsiasi decisione dovrà comunque passare al vaglio della Prefettura. E quindi «il programma che avevamo immaginato - ha spiegato Foresio - potrebbe subire ancora delle variazioni. Il prefetto ci ha convocato martedì, una riunione ad horas dalla quale sono venute fuori delle indicazioni». Oggi alle 17 l’incontro tra amministrazione comunale e ambulanti che dovranno partecipare al bando per la Fiera di Natale che si terrà a cominciare dal 7 dicembre, vigili dell’Immacolata e che andrà avanti, queste le intenzioni di Palazzo Carafa, fino al 6 gennaio. Un mese di festività natalizie, perché il Comune intende allungare il periodo dei festeggiamenti andando ad intercettare anche quei turisti che arrivano in città subito dopo Natale o Capodanno. 
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