Studentessa suicida, la consulenza in Procura: «Nessun segno di violenza sessuale»

Studentessa suicida, la consulenza in Procura: «Nessun segno di violenza sessuale»
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Mercoledì 7 Febbraio 2024, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 21:57

Julie Tronet, la studentessa universitaria francese 21enne morta suicida il 22 ottobre scorso nella casa in cui viveva a Lecce, non sarebbe stata violentata. È il risultato dell'indagine biologica dei consulenti incaricati dalla Procura di accertare eventuali evidenze di un rapporto sessuale non consenziente. Julie si confidò con alcuni amici ai quali disse di avere subito violenza, e il 19 ottobre raccontò gli abusi ai medici del pronto soccorso.

Gli esiti della perizia

Secondo quanto emerso dall'indagine biologica, la sera in cui decise di togliersi la vita, Julie avrebbe bevuto alcolici e non sarebbe stata pienamente cosciente.

Dall'accertamento disposto dal pm Rosaria Petrolo non è emersa alcuna elemento sulla presunta violenza subita. Le risultanze dell'accertamento biologico sono al vaglio del magistrato inquirente che ora dovrà decidere se archiviare l'inchiesta e quindi la posizione dello studente universitario di Ceglie Messapica, oggi 20enne, indagato per istigazione al suicidio e violenza sessuale. Il giovane, difeso dall'avvocato Aldo Gianfreda, ha sempre detto di aver conosciuto Julie quattro giorni prima del 22 ottobre e di aver avuto con lei la sera stessa un rapporto sessuale consenziente, riferendo ai poliziotti della Squadra mobile tutti gli elementi in suo possesso. 

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