Fiera di Natale, si tratta. La destinazione del mercatino dei giocattoli si conoscerà nelle prossime ore dopo un aggiornamento richiesto dal sindaco Carlo Salvemini a seguito delle trattative portate avanti ieri pomeriggio tra ambulanti e amministrazione comunale.
Si tratta: da un lato la necessità dell’amministrazione comunale di doversi adeguare alla normativa Gabrielli che fissa i paletti in tema di sicurezza nell’organizzazione di manifestazioni pubbliche e dopo l’incontro con prefettura e questura che hanno chiesto di immaginare luoghi diversi dal centro cittadino per le manifestazioni natalizie. Dall’altro le richieste degli ambulanti della Fiera: restare tutti insieme - cinquanta operatori - Non andare in periferia perché non si lavora.
Ieri pomeriggio il confronto presso l’Open Space si Palazzo Carafa. A discutere con il sindaco Carlo Salvemini e con l’assessore alle Attività produttive Paolo Foresio (presente anche un funzionario del l’ufficio Attività Produttive) gli ambulanti che parteciperanno al bando per la Fiera del Giocattolo che si terrà dal 7 dicembre al 6 gennaio. Il sindaco, infatti si è preso il tempo necessario per confrontarsi con il prefetto, Claudio Palomba, per verificare se è possibile sistemare 40 casette su piazza Mazzini. Ad una condizione: «Che per questioni di sicurezza non si debba mettere mano ai parcheggi». L’ipotesi di Palazzo Carafa infatti di sistemare la Fiera di Natale su piazza Mazzini è sfumata perché il numero degli operatori è troppo elevato e non si può creare ulteriore assembramento in una zona già di suo molto frequentata, a meno che il numero degli operatori non fosse ridotto a 20, massimo 25. E quindi alla luce dei paletti fissati dalla Prefettura in tema di sicurezza e soprattutto davanti alla richiesta degli ambulanti di restare tutti insieme in una stessa zona, Palazzo Carafa ha ipotizzato - e se n’è discusso ieri - di spostare il mercatino in via Bachelet dove già saranno posizionati la pista di ghiaccio e il villaggio di Babbo Natale con giochi e gonfiabili per i bambini. «Chi viene da voi - ha detto Salvemini agli operatori - è chi ha necessità di acquistare determinati articoli anche a prezzi calmierati, dunque verrebbero a trovarvi. Questa amministrazione non vuole dividervi e vuole preservare la tradizione della fiera. Ma se volete stare tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione».
«Nessuno vi vuole penalizzare - ha aggiunto Foresio - ma non possiamo andare a creare ulteriore assembramento su piazza Mazzini già affollata per la presenza dei parcheggi e dei negozi». Tanto più che si dovrà tenere conto anche della fine dei lavori per la riqualificazione della piazza.
I commercianti intervenuti all’incontro hanno lanciato una serie di alternative, da via Cavallotti a via Costa, entrambe scartate sempre per la questione sicurezza. E perfino la villa comunale e viale Marconi a ridosso delle mura del Castello. In villa, però, visti i vincoli non potrebbero essere più di 10 al massimo 15. Mentre viale Marconi potrebbe essere presa in considerazione.
Gli operatori da parte loro hanno detto all’amministrazione comunale di essere pronti a rinunciare ai doppi gazebo pur di stare tutti insieme in piazza Mazzini: gli espositori infatti sono 34 con singole casette in legno (l’amministrazione comunale non vuole i gazebo in plastica) e 10 operatori doppi (due all’interno di una casetta più grande). «Chi ha il doppio gazebo rinuncia - ha dichiarato Ennio Barlafante uno degli operatori - in modo che tutti e 40 possiamo stare insieme. Ma tutti in piazza Mazzini. In periferia non vogliamo andare perché non lavoriamo, non c’è passeggio».
«Verificheremo - ha detto il sindaco Salvemini - se con gli allestimenti in legno si può stare su piazza Mazzini, con un numero superiore di operatori, o sul percorso pedonale di viale Marconi».
«Non andiamo in periferia»
Mercatini natalizi, è scontro
Si tratta su piazza Mazzini
di Francesca SOZZO
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Venerdì 17 Novembre 2017, 06:15 - Ultimo aggiornamento: 17:11
Non senza aver sottoposto al Prefetto Claudio Palomba ogni genere di ipotesi da valutare alla luce della normativa di sicurezza in tema di anti terrorismo.
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