Nuova vita per l’ex Liceo musicale: un museo dedicato a Tito Schipa

Nuova vita per l’ex Liceo musicale: un museo dedicato a Tito Schipa
di Ilaria MARINACI
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Domenica 14 Gennaio 2018, 05:10 - Ultimo aggiornamento: 12:24
Accordo firmato: un milione e 682mila euro per riprendere e concludere i lavori di restauro dell’ex Liceo Musicale Tito Schipa. Regione Puglia e Provincia di Lecce ci riprovano a riportare in vita uno degli immobili storici del capoluogo, da anni in stato di totale degrado e abbandono.
A dare l’annuncio sono stati l’assessore regionale all’Industria culturale e turistica Loredana Capone e il presidente della Provincia Antonio Gabellone, entrambi soddisfatti di un’operazione che permetterà il recupero dell’edificio nato, negli anni Trenta, grazie alla generosità del tenore leccese. Il cantiere di restauro è stato avviato nel 2011 e mai completato per problemi sorti nel corso dell’esecuzione dei lavori, tanto che, oggi, pure le impalcature montate allora sono arrugginite e rovinate.
Diventerà un grande contenitore culturale e, fra le sue tante sale, troverà spazio anche un’esposizione museale su Schipa. «Con i fondi che abbiamo riprogrammato – dichiara la Capone – stiamo dando alla Provincia una seconda chance. Auspichiamo che possa essere restituito finalmente alla città e ai cittadini un luogo che ha un grande valore storico ed emotivo, essendo intitolato al più grande tenore espresso dalla nostra terra, che vedrà al proprio interno anche un piccolo museo dedicato all’artista. Così “il Tito Schipa”, come lo chiamano i leccesi, potrà essere sottratto al degrado cui era stato confinato negli ultimi anni ed essere finalmente valorizzato».
La ristrutturazione dell’immobile, che si trova su viale dell’Università, era stata finanziata nel 2009 con un milione e 500mila euro di fondi statali Fas (fondi aree sottoutilizzate), erogati dalla Regione alla Provincia, proprietaria dello stabile. Quel progetto, che, per grandi linee, adesso dovrebbe essere ripreso, prevedeva il restauro conservativo, l’adeguamento alle norme di sicurezza vigenti per la prevenzione di incendi, l’eliminazione delle barriere architettoniche più il rifacimento di solai, servizi igienici, impianti, pavimenti, infissi e il recupero anche della facciata esterna e del cortile interno.
 I lavori iniziarono ma si bloccarono nel 2014 per ragioni legate ai vincoli del Patto di Stabilità, tanto che, ad alcuni anni di distanza, la Provincia rescisse il contratto con la ditta appaltatrice. Ora la svolta. «Grazie a un lavoro certosino – aggiunge Gabellone – condiviso in maniera determinata e determinante dall’assessore Capone, si avvia finalmente a conclusione l’iter per la restituzione alla città di Lecce e all’intero Salento di un bene che per molti anni è rimasto inutilizzato e in stato di degrado. La possibilità di ospitare nel luogo che porta il suo nome un museo che ricordi la vita di Schipa è l’obiettivo che perseguiremo ulteriormente per fare in modo che al recupero strutturale possano seguire contenuti e oggetti che ripercorrono la tradizione musicale lirica leccese».
Una storia, quella del “Tito Schipa”, che è emblematica di un’era e di un personaggio. Nel 1933, quando venne creato il consorzio per la sua realizzazione, si chiamava Istituto Musicale Salentino e ne facevano parte Provincia, Comune e Camera di Commercio. Ma servivano più fondi e intervenne Schipa, che fece un concerto memorabile al Politeama Greco e destinò l’incasso alla costruzione del liceo, mettendo, inoltre, di tasca sua altre 250mila lire. Fu per questo che gli venne intitolato. Durante la seconda guerra mondiale, fu requisito come sede del comando angloamericano, ma poi riprese la sua attività: fucina di talenti musicali, temporaneo conservatorio di Stato negli anni Settanta, sala prove dell’orchestra della Provincia, fino all’oblio di oggi a cui, con questo finanziamento, si cerca di sottrarlo.
 
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