Piazza Mazzini, svolta per i lavori: due pini su tre non saranno abbattuti

Piazza Mazzini, svolta per i lavori: due pini su tre non saranno abbattuti
di Stefania DE CESARE
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Maggio 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 19:35
Piazza Mazzini, c’è la svolta: salvi due pini su tre. Arriva la svolta nel progetto di restyling dell’area commerciale della città. Più della metà degli arbusti che incorniciano la storica piazza, infatti, non saranno più abbattuti: salvi 21 pini su 36 totali lungo il quadrilatero del cuore commerciale della città. «A seguito di una valutazione tecnica effettuata su nostro incarico da un esperto - spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti - abbiamo deciso di modificare il progetto iniziale: su 36 pini presenti nell’area, a essere rimossi saranno 15 alberi mentre i restanti saranno monitorati per garantire l’incolumità dei pedoni». 
L’amministrazione comunale ci ripensa e tende la mano alle associazioni Adoc, Forum ambiente e salute, Speleotrekking, Italia nostra, Comitato Verde Santa Rosa, Comitato Pietro Basile, Lecce Bene Comune e WWF, da mesi mobilitate in difesa del verde pubblico e contro il taglio indiscriminato degli arbusti. Il progetto iniziale di rifacimento dell’area, infatti, prevedeva l’abbattimento e la sostituzione di tutti i pini che circondano la piazza, la maggior parte dei quali ritenuti da Palazzo Carafa «malati e pericolosi». 
Il cambio di rotta arriva dopo la perizia affidata dal Comune al professore Sani dell’Università di Firenze, chiamato in causa per effettuare un’analisi sullo stato di salute dei pini. Una perizia richiesta a gran voce dalle associazioni al fine di salvare il verde pubblico individuando gli arbusti «in buono stato di salute e non compromettenti l’incolumità dei cittadini».
 
«Ci atteniamo alla perizia dell’esperto e andremo a rimuovere solo i pini ritenuti pericolosi - ribadisce Messuti - tutti gli altri alberi, invece, non saranno estirpati, salvo che con il rispristino del cordolo e del salvagente interno non si presentino delle criticità ma attualmente lo stato dei fatti è questo».
Le associazioni, però, non si accontentano e puntano a salvare, seppur in maniera graduale, anche i pini prossimi all’abbattimento. «La relazione afferma che la salute dei pini non è delle migliori - si legge nella nota - ma nello steso tempo il perito dichiara che essi non sono pericolosi per rischio di cedimento e propone che l’eventuale sostituzione avvenga in modo progressivo e graduale». Non solo. «Nella perizia viene stigmatizzata la limitata ampiezza delle aiuole e si propone un sito idoneo di impianto, che comporta il rifacimento di aiuole più ampie - dicono le associazioni - e risulta fondata la nostra richiesta di ampliare le aiuole e quindi i marciapiedi in cui insistono, rendendoli percorribili dai pedoni, mentre ora sono inutili e pericolose barriere architettoniche». 
Taglio graduale dei pini e allargamento delle aiuole sono solo alcune delle richieste da parte delle associazioni, a cui si aggiungono «piantumanzione di essenze floreali», una tutela del decoro della piazza «ripristinando altrettanti alberi nelle 12 aiuole centrali, che già ospitavano palme, mentre ora sono soltanto ricettacolo di rifiuti» e «limitazioni al traffico e all’inquinamento».
«Quello che mi dispiace di questa vertenza civica è che noi abbiamo fatto passi in avanti e le associazioni non ci hanno onorato di loro osservazioni scientifiche - ribatte l’assessore Messuti - e ci siamo dotati di una perizia e abbiamo prontamente comunicato i risultati. Ricordo che quelli che andremo a effettuare non sono interventi di riqualificazione ma una attività di manutenzione ordinaria. Se fosse stata una riqualificazione sarebbe stato un discorso diverso per quanto riguarda un aumento del verde oppure l’eliminazione dello spartitraffico interno e la creazione del mattonprato». 
Nel frattempo, dopo numerosi rinvii, confermata la data di inizio lavori: «Il restyling partirà subito dopo il Rally del Salento - annuncia Messuti - e, a fine manifestazione, prevista per i primi di giugno, i lavori avranno inizio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA