Inchiesta antiracket: la Procura fa appello e chiede i domiciliari per l'ex assessore Monosi

Inchiesta antiracket: la Procura fa appello e chiede i domiciliari per l'ex assessore Monosi
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Martedì 23 Maggio 2017, 22:32 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 10:29
Affondo della Procura sull’assessore dimissionario del Comune di Lecce e candidato alle elezioni dell’11 giugno, coinvolto nell’inchiesta sulla gestione dei fondi concessi all’ “Associazione antiracket Salento” con l’applicazione della misura interdittiva di un anno dalle funzioni: sono stati infatti chiesti gli arresti domiciliari per Attilio Monosi. Non solo per truffa. Ma anche per peculato.

Le 55 pagine dell’istanza di aggravamento della misura, che riguarda anche altri indagati, è stata depositata al Tribunale del Riesame.

I pm Massimiliano Carducci e Roberta Licci, con la loro richiesta, hanno in pratica ribadito le loro valutazioni contro le decisioni del giudice per le indagini preliminari, Giovanni Gallo, che nell’ordinanza di custodia cautelare eseguita il 12 maggio dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, aveva in sostanza attenuato le richieste di arresto arrivate dagli stessi pubblici ministeri.
Per Monosi era stato chiesto l’arresto in carcere. Il gip Gallo, invece, ha ritenuto che fosse sufficiente l’interdittiva.
Adesso la parola passa ai giudici del Riesame.

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