Salvemini traccia il bilancio del suo mandato: «Ecco la mia eredità»

Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini durante la conferenza stampa di fine mandato
Il sindaco di Lecce Carlo Salvemini durante la conferenza stampa di fine mandato
di Serena COSTA
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Martedì 23 Aprile 2024, 13:36 - Ultimo aggiornamento: 14:14

L’eredità dell’amministrazione Salvemini tutta da consultare. «Render conto di ciò che si è fatto è un caposaldo delle democrazie moderne»: così il primo cittadino uscente del comune di Lecce ha messo una cesura al suo mandato durato 7 anni, invitando i cittadini a visionare dal sito www.leccecittaditutti.it il lavoro svolto. La conferenza si è svolta questa mattina nell’Open space del Comune.

L'impegno del sindaco uscente

Cliccando sul sito è possibile visionare quelle che Salvemini ha denominato come vere e proprie «strategie che hanno concorso alla formazione di un unico mosaico».

A incominciare dal risanamento del bilancio comunale attraverso l’approvazione della manovra di riequilibrio del 2019, che ha portato al dimezzamento del disavanzo di quasi 105 milioni di euro. Per continuare con la creazione di nuovi spazi culturali, come i Teatini e gli Agostiniani, la realizzazione di nuovi campi sportivi, l’avvio del Piano strategico del turismo e della cultura, la messa in campo di grandi investimenti in riqualificazione di tutta la città attraverso il Pnrr e il Cis, l’incremento della raccolta differenziata, la mobilità sostenibile attraverso il trasporto pubblico e la ciclopedonalità, l’attenzione verso le periferie, la redazione del Piano strategico del commercio, del Pian urbanistico e del Piano delle coste.

No critiche, ma alternative

«Chi dice che questi dati non sono veri, anche se in realtà sono stati confermati – ha ammonito il sindaco – si impegni a definire una strategia alternativa. La pandemia ha fortemente impattato sull’azione di questa amministrazione, che si è posta al fianco di chi era in difficoltà in quel periodo, attivandosi in funzioni fino ad allora inimmaginabili».

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Le amministrative di giugno

E a chi gli chiedeva conto, tra i giornalisti in sala, dei rumors sulla mancata convergenza verso la sua ricandidatura di assessori dell’attuale giunta, come Marco Nuzzaci e Angela Valli, o del presidente del Consiglio comunale dimissionario, Carlo Mignone, Salvemini ha risposto: «È fisiologico che in 5 anni qualcuno possa dichiararsi deluso, e possa porsi come avversario di un’amministrazione della quale ha votato il 90% dei provvedimenti». Respingendo al mittente anche le accuse di mancata condivisione dei progetti con la giunta: «Sono orgoglioso di aver lavorato in squadra e questo dimostra anche la capacità di leadership di un sindaco». In sala erano presenti gli assessori Silvia Miglietta, Rita Miglietta e Fabiana Cicirillo.

Infine, sollecitato sulla questione piste ciclabili, il primo cittadino ha sottolineato come non si possa essere attaccati per un provvedimento che mira a una mobilità sicura.

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