Tangenziale est e superstrada: in arrivo otto nuovi autovelox

Tangenziale est e superstrada: in arrivo otto nuovi autovelox
di Paola ANCORA
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Giovedì 26 Aprile 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:03
In arrivo altri otto autovelox, che saranno installati con ogni probabilità lungo la tangenziale est della città e sulla Lecce-Brindisi. Il 16 aprile scorso, infatti, dopo due anni dall’indizione della gara, il settore Traffico ha perfezionato le procedure di aggiudicazione dell’appalto “per l’affidamento del servizio di noleggio, senza riscatto finale, di installazione e manutenzione di dispositivi omologati/approvati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per il rilevamento automatico del superamento dei limiti di velocità da parte dei veicoli”. 
L’iter procedurale, dunque, si è concluso con la pubblicazione di un avviso all’albo pretorio. E ora - come conferma l’ufficio Traffico - si aprirà una fase di sperimentazione di tre mesi, durante i quali gli autovelox saranno installati ma non “produrranno” multe.
La gara era stata bandita dall’allora amministrazione Perrone il 16 febbraio del 2016, per un importo complessivo stimato di 1.747.200 euro e per recuperare otto postazioni autovelox al costo di 2.600 euro al mese l’una, per un totale di 5 anni. Tre le offerte ricevute da Palazzo Carafa, che ha provveduto all’aggiudicazione il 6 dicembre di quell’anno in favore della ditta Project automation spa di Monza, cioè quella che offrì il ribasso più vantaggioso, pari al 5,10% sull’importo a base di gara. 
Tangenziale est e superstrada Lecce-Brindisi, si diceva. Erano questi, infatti, gli obiettivi individuati dalla Giunta Perrone già prima del 2016, con l’allora assessore Luca Pasqualini. Perché la bretella esterna di Lecce, la tangeziale est, era ed è vissuta da molti automobilisti come un autodromo lungo il quale spingere sul pedale dell’acceleratore, dimenticando prudenza e sicurezza, propria e altrui. È così che quella strada, come del resto la Lecce-Brindisi, si è trasformata troppo spesso in una trappola mortale, in una giungla d’asfalto dove è complicato intervenire persino per le forze dell’ordine e per i mezzi di soccorso. 
 
Quando il bando per il noleggio degli autovelox fu pubblicato, a febbraio 2016, erano non a caso trascorsi pochissimi mesi dall’ultimo incidente letale, datato dicembre 2015. L’ultimo di un lunghissimo elenco, stilato proprio dal Ministero dei Trasporti a partire dal 2004 e che assegna a tangenziali e superstrada il bollino rosso della pericolosità: in dieci anni, dal 2004 al 2014, su queste strade - alle quali si aggiunge la Lecce-Gallipoli, la Lecce-Maglie e la provinciale 364 per le marine - si sono verificati 872 incidenti, con 1.185 feriti e 17 morti. 
Già alla fine del 2013 - era il mese di ottobre - l’ufficio Traffico e il Comando della Municipale annunciarono l’installazione, entro la fine dell’anno, di due autovelox fissi lungo le tangenziali. «Serve un deterrente - spiegò allora il comandante dei vigili Donato Zacheo - e anche se io non sono un fan di questo tipo di strumentazioni, gli autovelox sono l’unica soluzione». Da utilizzare, in particolare, allo svincolo per San Cataldo e per Merine e Lizzanello, ritenuti molto pericolosi, complice la carreggiata ampia e il poco traffico, rispetto ai congestionati viali cittadini. Qualcosa, però, è andato storto. E l’iter di autorizzazione dell’installazione dei due strumenti si è bloccato: serviva, infatti, il placet della prefettura, che non è mai arrivato. Perché per installare gli autovelox era prima necessario rivedere la classificazione della strada. E così il 18 marzo del 2015 la Giunta diede indirizzo al dirigente Giovanni Puce di procedere a censire le strade leccesi e a riclassificare quelle pericolose. Cosa che fu fatta, aprendo la strada agli autovelox. 
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