«Via quell’asfalto»: la protesta della città davanti all’Apollo

«Via quell’asfalto»: la protesta della città davanti all’Apollo
di Stefania DE CESARE
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Venerdì 21 Ottobre 2016, 08:53 - Ultimo aggiornamento: 16:36
«Via l’asfalto davanti al teatro». E la città è pronta a scendere in strada a protestare. La colata di cemento attorno al nuovo Apollo è difficile da digerire dalla città. Non mancano, infatti, le proteste da parte di cittadini e amanti del centro storico che, dopo quasi dieci anni di attesa, si aspettavano qualcosa di più di un tappeto nero per abbellire il teatro.
«La recente posa di asfalto che il Comune ha deciso di realizzare nei luoghi antistanti al Teatro Apollo e al Castello Carlo V ha suscitato malcontento generale cittadino - afferma Gianni Binucci, presidente dell’associazione “Quelli delle passeggiate culturali a Lecce” -. Per questo ho deciso con altre associazioni presenti sul territorio leccese di creare una pacifica protesta su ciò che è stato già realizzato in questi giorni su via Trinchese, per poter così evitare altri scempi che potrebbero essere messi in atto nei prossimi giorni».
La città, quindi, è pronta a manifestare il proprio disappunto: due gli incontri previsti per domani proprio davanti al teatro Apollo: «Il primo appuntamento alle 10 mentre il secondo è alle 18. Faremo anche una raccolta firme – spiega Binucci -. Il cittadino ha il sacrosanto dovere di preservare il ricordo e la memoria degli uomini e dei monumenti che hanno contribuito a scriverla e a raccontarla ed ha soprattutto il diritto di tutelarla».
 
E sono tanti i cittadini che bocciano il tappeto nero posato proprio intorno al teatro e che non passa inosservato agli occhi dei passanti. Scontate, infatti, le reazioni negative per la pavimentazione provvisoria. «È inguardabile cose da pazzi – commenta il leccese Francesco Fiorentino -. Ma come si può pensare che questa sia una scelta giusta? Lasciare la strada in queste condizioni, a metà. Per il basolato c’è da aspettare? Aspetteremo tanto dopo 10 anni siamo abituati». I lavori di basolato, infatti, sono solo rinviati. L’asfalto si è reso necessario per preparare la zona per il 5 dicembre visto che «per la posa del basolato ci sarebbe voluto più tempo - ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti -.
Il basolato verrà fatto poi. I lavori sono finanziati con fondi Cipe ma non sono stati stanziati i soldi e quelli che stiamo utilizzando ora non sono soldi sprecati perché per l’asfalto rientriamo con delle economie». Una scelta che però non soddisfa la città. «Se è una cosa temporanea va bene però avere il basolato per l’inaugurazione sarebbe stata tutta un’altra cosa - afferma il salentino Gianfranco De Rinaldi -. Capisco i tempi stretti però gli interventi potevano essere programmati per tempo». «Difficile essere contenti di questo risultato – racconta Giovanna Gentile della provincia di Lecce -. In un contesto storico come questo non si può accettare di vedere questo risultato. Finire tutto per l’inaugurazione era fondamentale. Pazienza comunque, aspetteremo». 

Anche per i commercianti della zona la fretta è stata cattiva consigliera. «Hanno cucito il vestito nuovo con scarpe vecchie – afferma Antonio De Laurenzi, titolare della “Caffetteria della Villa” -. Con tutto il tempo speso e i soldi investiti, avere un basolato era il minimo. Avremmo preferito aspettare tre mesi in più pur di vedere l’opera completata e invece abbiamo le cose a metà». «È uno scempio – afferma Pasquale Taurino della rosticceria “Nicò, pizza e co” -. La pavimentazione andava fatta come si deve e non in questo modo. Il basolato era sicuramente più bello da vedere ma non solo davanti al teatro ma in tutta la zona che sarebbe diventata così più bella anche al passeggio». Un basolato che avrebbe accontentato «non solo gli occhi dei cittadini ma quelli dei turisti – aggiunge Carmem Liuzzi del negozio “Casa del Bianco” -. Certo, meglio l’asfalto visto che la strada era impraticabile e pericolosa. Però a livello estetico questa scelta lascia a desiderare. Speriamo di vedere quanto prima i lavori finiti. Via Trinchese si merita un bel tappeto di basolato».
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