Lele in coma farmacologico. L'attesa tra angoscia e speranza, i Negramaro accanto a lui: «Forza fratello!»

Lele in coma farmacologico. L'attesa tra angoscia e speranza, i Negramaro accanto a lui: «Forza fratello!»
di Ilaria MARINACI
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Mercoledì 19 Settembre 2018, 11:02 - Ultimo aggiornamento: 18:18

Tutti e cinque accanto a Lele Spedicato. I Negramaro ieri, con l'arrivo a Lecce anche di Andrea Mariano, si sono stretti in un abbraccio attorno al letto del chitarrista, che lunedì è stato colpito da un'emorragia cerebrale ed è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Vito Fazzi. Un'eccezione alla regola che prevede di poter entrare solo uno alla volta, concessa dalla direzione sanitaria per pochi minuti ai suoi fratelli artistici Giuliano Sangiorgi, Emanuele Carlà, Danilo Tasco, Andrea De Rocco e, appunto, Mariano per trasmettergli la forza di combattere e ritornare da loro e dalla moglie Clio, che non lo lascia un istante e che fra qualche settimana lo renderà padre di un maschietto.
La prognosi resta riservata ma il risultato della Tac eseguita ieri ha messo in evidenza un «lieve miglioramento» e questo «induce a un pizzico di ottimismo», fanno sapere i medici che lo hanno in cura. L'artista è tenuto in coma farmacologico per preservarne le funzioni vitali e la speranza dell'équipe è che, considerando la sua giovane età (Lele compirà 38 anni il prossimo 26 ottobre), il suo corpo possa reagire. Saranno decisivi i prossimi giorni. Nel frattempo, dal Fazzi parlano di parametri vitali «buoni» e di condizioni «stazionarie».
Ieri, dunque, anche Mariano per tutti Andro ha raggiunto il resto del gruppo da Milano, dove vive. Sangiorgi e De Rocco, invece, erano arrivati già lunedì, appena saputa la notizia, rispettivamente da Roma e Firenze, mentre Carlà e Tasco erano già nel Salento. Si sono ritrovati, così, di nuovo tutti insieme intorno al letto del loro amico e compagno. «Non mollare», il messaggio che pare gli abbiano sussurrato tra le lacrime e che si spera Lele abbia sentito e raccolto. Il senso è lo stesso del pensiero, quasi una preghiera, che Giuliano ha postato l'altra notte. «Resta con me, fratello mio», ha scritto sui suoi profili social accompagnando queste parole con una foto in cui sono insieme, abbracciati sul palco, durante un concerto dell'ultimo tour negli stadi.
Anche ieri in ospedale si è registrato un via vai di amici della band che, sin dalle prime ore dopo il malore di Lele, hanno fatto sentire alla famiglia e agli altri componenti del gruppo un affetto avvolgente e protettivo. Gli stessi fans salentini dei Negramaro stanno rispettando con estrema discrezione questo momento difficile, partecipando soprattutto con messaggi di incoraggiamento sui social network attraverso l'hashtag #forzalele, che continua ad essere fra i trend topic di Twitter, usato anche da tanti colleghi del mondo della musica e dello spettacolo per sostenere Spedicato.
Un fulmine a ciel sereno, quello capitato alla band, in un momento particolarmente felice sia dal punto di vista umano sia da quello professionale. Lele e Giuliano, infatti, avevano annunciato a pochi giorni di distanza qualche mese fa l'arrivo dei loro eredi: Sangiorgi aspetta una bambina dalla compagna, la scrittrice e sceneggiatrice Ilaria Macchia, e Lele un bimbo dalla moglie, l'attrice Clio Evans. Annunci, fra l'altro, condivisi con il pubblico dei loro sei concerti estivi, tutti sold out, negli stadi con chiusura a forte tasso emotivo al via del Mare di Lecce, il 13 luglio. Dopo qualche settimana di vacanza, sarebbero dovuti tornare in sala prove in vista della 14 date invernali che questa volta avrebbero toccato i palasport di tutta Italia fra novembre e dicembre. Amore che torni l'album di inediti, il loro settimo, uscito nel 2017 dà il nome al tour ed è già certificato doppio Disco di Platino.
Lunedì mattina tutto si è improvvisamente fermato. E ora ci sono le preghiere e si spera che presto possano tornare anche le canzoni. Da cantare sul palco. Con tutti e sei.

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