Dall’orzo del Salento nasce il birrificio a km 0

Dall’orzo del Salento nasce il birrificio a km 0
di Francesca PASTORE
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Giovedì 30 Marzo 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 16:50
Si miete l’orzo e si produce birra a km 0 a Leverano, lì dove da sempre i vigneti regalano chicchi succosi per nettari d’autore. Domani taglio del nastro di Birrasalento di Maurizio Zecca, il più grande birrificio artigianale di Puglia.
È fissata per le 19 l’inaugurazione del talk show, dalle 19 alle 20, con eccellenze nell’ambito dell’enogastronomia vista con l’occhio del produttore, dello studioso, del distributore, del trasformatore/chef, del giornalista. Prenderanno parte, oltre al titolare Maurizio Zecca, i fratelli Giovanni e Floriano Pellegrino, alias Pellegrino Bros, giovani eclettici chef fenomeno del momento sia a livello nazionale che internazionale, reduci dal successo di Identità Golose a Milano; Federico Quaranta, alias Fede di Decanter Radio2; Andrea Cavalieri, imprenditore titolare del noto pastificio Benedetto Cavalieri; Luigi De Bellis docente del DisTeBa di Unisalento e Moreno Ercolani, mastro birraio.
Seguiranno la visita all’impianto in attività, spettacolo musicale e degustazioni. Con lo scopo di impostare le basi tecnico/scientifiche per la nascita della filiera delle birra nel Salento, Birrasalento in collaborazione con il DiSTeBA dell’Università del Salento, ha condotto negli ultimi anni diverse prove di coltivazione dislocate nell’agro di Salice Salentino, Monteroni, Soleto e Leverano, in provincia di Lecce.
 
Sono stati realizzati dei disegni sperimentali a blocco randomizzato con ripetizioni e parcelloni di 750 mq, utilizzando una dose di seme pari a 300 semi germinabili/mq. La scelta delle varietà da testare è ricaduta su alcune varietà commerciali di orzo da birra selezionate sulla base dei loro risultati nelle prove nazionali condotte nel biennio 2011-2012: Grace, Concerto, Pariglia, Scarlett, Odyssey e due varietà sperimentali fornite dal Centro di Genomica e Post-Genomica di Fiorenzuola d’Arda.
Le prove di coltivazione sono state ripetute nel 2013/14, 2014/15, anni che hanno mostrato una netta differenza negli andamenti climatici in termini di temperature e livelli di precipitazioni. Tutte le varietà sono state analizzate a livello di precocità nella maturazione, sensibilità alle malattie, allettamento ed altri parametri fisiologici delle piante. Sono stati valutati i parametri qualitativi e quantitativi collegati alla produzione. Nei laboratori del DiSTeBA dell’Università del Salento sono state condotte le analisi qualitative della granella, del malto e del mosto. 
I risultati hanno evidenziato che le nuove varietà di orzo da birra raggiungono ottimi livelli di qualità maltaria se coltivati nel Salento. In particolare, le varietà migliori sono risultate essere Concerto e Odyssey sia in termini di qualità del malto che per la produttività. Gli ingredienti sono: acqua di fonte da un pozzo privato, che sorge proprio nei pressi dell’impianto, e acqua di Acquedotto Pugliese dal Pertusillo, aromi con spezie e profumi della macchia mediterranea, dal mare e dall’entroterra, luppoli, l’unico elemento che viene da fuori poiché non ci sono le condizioni climatiche per coltivarlo in Salento. Per l’inaugurazione di domani sera, oltre alle linee salentine (Pizzica, Taranta e Beggia), che sono le prime, già in produzione da tempo, anche una pils, una hell, un’ipa e una blanche. Oggi Birrasalento, 1600mq, 11mila bottiglie l’ora, risulta il più grande birrificio artigianale di Puglia e uno tra i più grandi d’Italia. 
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