Maltrattò il proprio cane: il Comune è parte civile

Palazzo di Giustizia Lecce
Palazzo di Giustizia Lecce
2 Minuti di Lettura
Lunedì 24 Ottobre 2016, 16:15 - Ultimo aggiornamento: 18:03
Maltrattamenti ripetuti sul proprio cane. Il comune si costituisce parte civile. Accade a Lecce dove il sindaco Paolo Perrone si costituisce parte civile, quale parte offesa, dinanzi alla Procura della Repubblica nel giudizio penale a carico di un cittadino che un anno e mezzo fa si è reso responsabile del reato.
«Non capita spesso - commenta l’Assessore Andrea Guido, delegato al Randagismo oltre che alle Politiche Ambientali - che una pubblica amministrazione si ritenga parte offesa in un caso di crudeltà ingiustificata nei confronti di un cane. È un grande segnale di civiltà. Una grande vittoria per gli animalisti leccesi che conferma un cambiamento profondo anche nell’atteggiamento delle istituzioni nei confronti dei temi legati al benessere degli animali. Abbiamo lavorato bene. E molto lo si deve anche alla collaborazione attivata con le associazioni zoofile».
La giunta Perrone ha approvato la delibera questa mattina che incarica del legale patrocinio l’avvocato Tiziana Bello per la tutela delle ragioni dell’ente Comune e per l’ottenimento del risarcimento del danno causato dal comportamento del cittadino che ha contravvenuto all’art.544 ter del Codice Penale.
Poco più di un anno fa un gruppo di cittadini residenti in via Dalmazia, nelle vicinanze di Parco Tafuro, segnalava al Nucleo Ecozoofilo Comunale una serie di maltrattamenti ai danni di un cucciolone meticcio di circa un anno d’età. Dopo un mese di indagini e appostamenti in collaborazione con la Polizia di Stato, Domenico Clemente, coordinatore del nucleo comunale, poté procedere con il sequestro del cane confezionando una dettagliata denuncia alla Procura corredata di tutte le prove. Oggi finalmente il processo.


 
© RIPRODUZIONE RISERVATA