"Invocano una pallottola per me": allarme del sindaco Salvemini dopo le nuove minacce social

"Invocano una pallottola per me": allarme del sindaco Salvemini dopo le nuove minacce social
"Invocano una pallottola per me": allarme del sindaco Salvemini dopo le nuove minacce social
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Venerdì 12 Gennaio 2024, 02:23 - Ultimo aggiornamento: 13 Gennaio, 07:24


"C’è chi invoca una pallottola vera per me". Comincia così la denuncia delle scorse ore del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, in un post su Facebook in cui riaccende i riflettori sulla sicurezza a rischio a causa delle ripetute minacce e offese via social che continuerebbe a ricevere da molto tempo a questa parte. L'allarme del primo cittadino arriva a pochi giorno dagli insulti sessisti indirizzati all'assessore comunale Rita Miglietta nell'ambito di polemiche sul web riguardanti le marine del capoluogo e che hanno sollevato l'indignazione unanime nella politica leccese e non solo. 

Il riferimento al caso Miglietta. "Aumentano aggressività e volgarità"

Ora è Salvemini a riaccendere i riflettori sul tema delle minacce via social e lo fa con tanto di pubblicazione dello screenshot (nella foto in alto) in cui, durante un botta e risposta su Facebook di altri utenti, viene tirato in ballo e trasformato in una sorta di bersaglio. "Non è una novità leggere offese, improperi, attacchi - scrive il sindaco il sindaco di Lecce - ogni giorno c’è chi si incarica di farci sapere, tramite social, quello che pensa del sottoscritto, della giunta, della mia amministrazione. Ma da mesi osserviamo preoccupati un crescendo scomposto, irresponsabile, pericoloso di aggressività, minacce, volgarità".

Poi, il riferimento all'episodio di Miglietta insultata in modo, come si diceva volgare e sessista. "Quanto accaduto l’altro giorno a Rita - aggiunge - è stato l’ultimo campanello di allarme. O meglio il penultimo. Oggi tocca a me".

I timori di Salvemini: "Ci può scappare tutto di mano"

Salvemini prova a tirare le somme in un quadro dove è ovvio che la paura, nonostante tutte le precauzioni, possa fare capolino. "Non sono naturalmente preoccupato per il contenuto di quanto è scritto - scrive il sindaco su Fb - ma per il rischio di considerare normale quanto è invece inaccettabile. Si impone una riflessione collettiva sulla degenerazione nella manifestazione del dissenso. Ed impegnarci tutti a spegnere per tempo i furori emotivi di chi non sa distinguire tra opposizione pacifica ed ostilità aggressiva. A furia di lasciar perdere corriamo il rischio che la situazione scappi di mano. A chi scrive questi commenti - e chi ne autorizza la pubblicazione - l’invito ad una maggiore continenza verbale e l’augurio di una esistenza meno avvelenata e più serena. Intanto conservo le screenshot.
Come si dice a Lecce: “pe llu ci sape”"..

La solidarietà 

"Pochi giorni fa a Rita, oggi Carlo. Sono gli ultimi due di troppi episodi che coinvolgono direttamente gli amministratori del territorio. E questo non è accettabile, in alcun modo". Dure le parole del presidente della Provincia di Lecce Stefano Minerva, che è intervenuto commentando quanto accaduto al sindaco di Lecce Carlo Salvemini. "I Sindaci, gli assessori e i consiglieri comunali sono un autentico baluardo di democrazia e laboriosità, e operano spesso in condizioni di disagio. È la passione a spingere tutti noi ad impegnarci per le nostre comunità e per immaginare prospettive di sviluppo e crescita per il territorio. Il contatto diretto e la disponibilità non si traducano, però, in "lasciapassare" a offese e minacce. Nessuno è autorizzato a usare parole o compiere gesti che sconfinano nell'illegalità. Chi si macchia di ciò sappia che la comunità che ho l'onore di guidare, saprà dimostrare la propria vicinanza agli amministratori locali, in ogni sede che si riterrà opportuna" ha spiegato Minerva.

"Esprimo tutta la mia solidarietà al sindaco" di Lecce "Carlo Salvemini per le violente minacce ricevute sui social network nelle scorse ore. Un fatto deprecabile che purtroppo è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi intimidatori che quotidianamente colpiscono gli amministratori locali nel nostro Paese". Lo afferma Claudio Stefanazzi, deputato leccese del Partito democratico, dopo le minacce di morte ricevute dal primo cittadino sui social. "Dopo i gravissimi insulti sessisti rivolti all'assessora Rita Miglietta - prosegue Stefanazzi - questo ennesimo attacco agli amministratori leccesi ci impone di fare luce su un fenomeno che, specialmente nella nostra città, preoccupa sempre di più per dimensioni e aggressività dei toni". "Per questa ragione - conclude - ho deciso di presentare un'interrogazione parlamentare al ministro dell'Interno, affinché si identifichino presto i responsabili e soprattutto per comprendere cosa ha in mente il Governo per fermare questa allarmante deriva contro chi ha l'onere di amministrare le nostre città".

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