E poi c'è chi avvia la raccolta: anche il prefetto ha versato un'offerta

E poi c'è chi avvia la raccolta: anche il prefetto ha versato un'offerta
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Mercoledì 2 Dicembre 2015, 13:35 - Ultimo aggiornamento: 13:52
Un’offerta volontaria, minima ma simbolica. È quello che chiede Vincenzo Calcagnile, proprietario della Bottega del Piccolo Artigiano di Lecce, uno dei negozi del centro storico a pochi passi dalla Basilica di Santa Croce. Lui, come la maggior parte dei commercianti della zona, proprio non accetta di vedere il simbolo della città barocca messo in disparte e soprattutto al buio.

Per questo motivo ha indetto una raccolta fondi fai da te: davanti al suo negozio di via Umberto I ha posizionato un piccolo box per le offerte: l’intenzione è quella di acquistare un gran numero di lumini per «dar luce alla nostra basilica – dichiara-. Io non accetto più di vedere uno dei monumenti più importanti di Lecce al buio. Soprattutto in questo periodo natalizio dove piazza Sant’Oronzo si riempie di colori. Noi non siamo una via di serie b».



Un’iniziativa che si aggiunge alla fiaccolata. All’iniziativa hanno aderito fin da subito alcuni commercianti del quartiere e soprattutto di numerosi leccesi: «Sono tante le persone che hanno a cuore la nostra basilica. Molti dei nostri clienti hanno lasciato un’offerta simbolica. Anche il prefetto Claudio Palomba ha dato il suo contributo. L’obiettivo è quello di raccogliere quanti più fondi possibile in modo da poter tener vivo Palazzo Celestini e Santa Croce non solo per il giorno dell’Immacolata, ma anche per i giorni a seguire.

L’unione fa la forza e per questo che confidiamo nell’appoggio di tutti».S.D.C