Scogliere, assalto senza regole
Alla Poesia arriva il numero chiuso

Scogliere, assalto senza regole Alla Poesia arriva il numero chiuso
di Maurizio TARANTINO
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Domenica 13 Agosto 2017, 09:43 - Ultimo aggiornamento: 16 Agosto, 12:25

La grande bellezza della Grotta della Poesia a numero chiuso. Una misura drastica che potrebbe essere messa in pratica per limitare il numero incredibile di turisti che, soprattutto durante l’estate, minacciano la sopravvivenza di una delle piscine naturali più belle del mondo.
L’ipotesi circola da qualche tempo e la nuova amministrazione di Melendugno, con il sindaco Marco Potì, potrebbe decidere di metterla in pratica già dalla prossima estate quando saranno terminati i lavori del nuovo waterfront che comprenderà l’intera area archeologica di Roca vecchia.
Un progetto finanziato con circa 5 milioni di euro dalla Regione Puglia in una misura che tutela dei paesaggi costieri e che cambierà radicalmente l’accessibilità della costa, eliminando una piccola parte della strada litoranea e con la contestuale creazione di un’area completamente pedonale.
Intanto però il pericolo per la grotta è concreto tanto che, per evitare comportamenti indesiderati da parte dei bagnanti, sono attivi gli Angeli della Poesia, volontari che dal 29 luglio e fino al 10 settembre controllano l’area facendo in modo che non ci siano comportamenti lesivi della la fragile struttura.
Lo scorso anno le immagini di alcuni turisti che avevano perforato il calcare intorno alla grotta, per piantare un ombrellone, fece il giro dei notiziari nazionali, facendo rinascere l’allarme per il futuro del sito e la preoccupazione per la sua tutela.



Il consigliere delegato Roberto Rollo, ha messo a punto un avviso pubblico al quale ha risposto l’associazione Su.e.sa: da fine luglio ci sono due guardiani che operano dalle 10.30 alle 13 e dalle 15.30 alle 18, dando informazioni sui vincoli, i divieti e le norme di comportamento in vigore intorno alla Grotta della Poesia, sito inserito nei geositi della Regione Puglia.
«Non si possono ovviamente buttare rifiuti -spiega il consigliere-, asportare pezzi di roccia per ricordo, fare incisioni di qualunque tipo. Oltre a questo, i volontari promuovono le bellezze del posto con materiale informativo sulle due grotte, la grande e la piccola, cavità quest’ultima nella quale sono stati ritrovate straordinarie incisioni preistoriche».
Un’attività preziosa che prevede anche il servizio di primo soccorso con defibrillatore, svolto da personale qualificato e attento: «Cerchiamo di fare una specie di moral suasion -continua Rollo-, invitando i turisti ad aver cura del patrimonio che hanno di fronte. Non solo non si possono piantare ombrelloni, ma non si possono infilare pali neanche dove c’è un foro precedente. Le attrezzature devono rispettare la natura originaria dei luoghi».
I volontari provvedono anche a fare attenzione se si sviluppano incendi e a fare pulizia della zona, raccogliendo ad esempio le famigerate cicche di sigarette, lasciate dagli sporcaccioni, differenziando tutti i tipi di rifiuti: «I Guardiani -conclude Rollo- non possono elevare multe, ma in caso di problemi possono chiamare le autorità e avvisare dei pericoli».
Intanto grande successo ha avuto l’iniziativa della riapertura al pubblico degli scavi dell’area archeologica, con i tecnici pronti a ricevere i turisti, nel mese di agosto, con un calendario più fitto, non più soltanto il fine settimana soltanto ma anche il martedì e il giovedì.
Una visione degli scavi dell’antica cinta muraria della civiltà del bronzo, possibile, a turno, dalle 16.30 alle 20.30, con spiegazioni e dettagliate in italiano e inglese. Ai partecipanti viene anche regalata una copia di “Archeologia viva”. Il tour completo dura 30 minuti e fino ad oggi è stato un successo inimmaginabile. Le visite si concluderanno il prossimo 30 settembre.
Intanto gli occhi restano puntati sulla Poesia, scrigno di inimitabile bellezza che ora l’amministrazione vorrà difendere dall’assalto del turismo di massa.

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