Sei disabile? In tribunale non entri. Gli avvocati: «Inammissibile»

Sei disabile? In tribunale non entri. Gli avvocati: «Inammissibile»
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Lunedì 25 Marzo 2019, 12:14 - Ultimo aggiornamento: 19:42
Tribunali inaccessibili dai disabili a Lecce: su questo fronte si sta muovendo l'Ordine degli avvocati, che nelle ultime settimane si è fatto portavoce del disagio di molti utenti. E i primi risultati cominciano a vedersi. Il Foro leccese, infatti, spiega di aver ricevuto «rassicurazioni riguardo» le barriere architettoniche «presenti nell'immobile di via Rubichi, sede del Tribunale amministrativo, da parte dell'Avvocatura dello Stato», con preciso riferimento alla sostituzione del montascale, «già presente - si legge in una nota dell'Ordine - ma in disuso da diversi anni, con uno nuovo». La richiesta della presidente dell'Ordine Roberta Altavilla e della presidente del comitato pari opportunità presso l'Ordine Ornella Rotino ha avuto un primo effetto: «L'avvocato distrettuale Fernando Musio ha risposto nelle scorse ore che, già da gennaio, è stata inserita sul portale della Pubblica amministrazione la previsione di fabbisogno per i lavori».

Nel mirino anche l'accesso al Tribunale penale di viale De Pietro. In questo caso gli avvocati hanno ricevuto rassicurazioni da parte del presidente della Corte d'Appello Roberto Tanisi che «si è detto pronto ad attuare le necessarie verifiche tecniche, per realizzare quanto prima le opere volte ad eliminare le barriere architettoniche presenti». Non è tutto: Altavilla ha scritto anche al commissario straordinario del Comune di Lecce Ennio Mario Sodano, per chiedere di porre rimedio ad una criticità che si trascina da troppi anni. «Ciò che crea disagio e imbarazzo - si legge in un passaggio della lettera - è che non vi siano stalli destinati a persone diversamente abili nei pressi di un immobile che, per la sua funzione, dovrebbe essere agevolmente fruibile da ogni cittadino».

L'appello della presidente del Foro leccese Altavilla è quello di «porre rimedio a tale inammissibile carenza di attenzione nei confronti di persone che hanno diritto di essere maggiormente tutelate da tutte le istituzioni».
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