"Niente baci o andatevene", coppia gay ammonita dal lido

"Niente baci o andatevene", coppia gay ammonita dal lido
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Mercoledì 16 Agosto 2017, 18:00 - Ultimo aggiornamento: 20:24

Alla vigilia del Salento Pride che si terrà il 19 a Gallipoli, proprio dalla costa della città bella arriva un nuovo caso di omofobia. Protagonista dell'accaduto è una coppia gay, ospite di un lido del posto, cui nelle scorse ore sarebbe stato chiesto di limitare le effusioni in pubblico, cioè di non baciarsi, pena l'allontanamento dalla struttura.
Ironia della sorte la struttura in questione, che si trova nel parco naturale di Punta della Suina, sorge a pochi passi dalla location in cui il regista Ferzan Ozpetek ambientò l'indimenticabile balletto balneare di Mine Vaganti, i cui protagonisti sono un gruppo di ragazzi gay.


La vicenda arriva a pochi giorni dall'ultimo scivolone omofobo registrato nel Salento, il B&B di Cavallino che aveva affisso nei bagni un cartello omofobo e a poche settimane dall'altro caso, ancora più grave, del B&B di San Foca che non accettava le coppie gay.

«A riportare l’accaduto - si legge sul portale Gay.it - è Daniele Sorrentino, amministratore della pagina fb In piazza per il family gay, che ha raccolto la testimonianza di Ivan Valcerca. Il docente romano era ieri presso il noto stabilimento con amici, una coppia dei quali (Luca e Marco) si stava baciando quando un cameriere si è avvicinato invitando gentilmente a evitare effusioni in pubblico. Alla richiesta di spiegazioni sono giunte le scuse del proprietario, porte con una bottiglia di spumante e una motivazione a dir poco singolare - spiega ancora il protagonista dlela vincenda -: Il calo progressivo di clienti facoltosi per la segnalazione del G Beach sulle guide rivolte a persone Lgbt».

Ma in realtà lo stabilimento gallipolino avrebbe da tempo imboccato un percorso di "riconversione" come raccontato da Alex Mari sempre sulla pagina In piazza per il family gay, che ha visto la progressiva chiusura all'universo arcobalento da parte dei nuovi proprietari, preoccupati - a quanto pare - di avere addosso l'etichetta di "spiaggia gay".
«Erano all’incirca le 19, quando il direttore (a suo dire) del lido balneare si è avvicinato a me ed al mio compagno (senza perdere tempo in presentazioni) imponendoci, con modi non proprio affabili e amichevoli, di non baciarci ulteriormente, pena l'allontanamento dalla struttura» ha raccontato la coppia bloccata per un semplice bacio sullo sfondo di un tramonto. Alla richiesta di spiegazioni è stato replicato che nella struttura ci fossero famiglie con bambini.
 
«Siamo sconcertati dell'accaduto e ci scusiamo personalmente con chi è stato discriminato in maniera così eclatante per un semplice bacio» scrivono le associazioni che chiedono al gestore delle spiegazioni «se i baci gay non vanno bene, questa è omofobia ed è illegale intimare a qualcuno di non baciarsi. Per quanto riguarda il target economicamente agiato a cui il lido si rivolge, ricordiamo che chiunque possa permettersi quei prezzi dovrebbe essere libero e libera di accedere alla struttura, indipendentemente dall'orientamento sessuale o l'identità di genere. Dopo questi episodi, comunque, chiediamo alla comunità arcobaleno e chiunque sostenga le nostre rivendicazioni di evitare di usufruire dei servizi del suddetto lido. Ad una certa, le scuse non bastano».
  
Di più, Salento Pride invita tutti alla parata in programma nella Città Bella sabato che vedrà la partecipazione di Cristina Bugatty come madrina per mostrare la parte bella del Salento che, nonostante questi episodi disdicevoli, rimane una meta arcobaleno.

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