E la paperella gonfiabile finisce nell’ufficio del comandante.
Ecco che fine fa la merce sequestrata in spiaggia

E la paperella gonfiabile finisce nell’ufficio del comandante. Ecco che fine fa la merce sequestrata in spiaggia
di Elio PAIANO
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Agosto 2018, 17:42 - Ultimo aggiornamento: 18:04

E la paperella gonfiabile, ora, dove la metto? E non è la sola a cui trovare “casa”. Aspettate, aspettate. Eccoli: i pareo. Belli, tutti colorati che fanno tanto estate. Saranno almeno un centinaio. E poi, loro. I malefici braccialetti: di perline, di pseudo argento, di cotone intrecciato, di conchiglie. Questi sono migliaia. Ci vorranno ore a contarli, uno a uno. Eh, sì perché vanno prima catalogati e poi sistemati da qualche parte. 

Il superlavoro per ottemperare al decreto Salvini “Spiagge sicure” contro gli ambulanti abusivi in spiaggia ha portato ad un incredibile effetto collaterale: l’ufficio dei Vigili Urbani di Otranto è invaso da merce sequestrata, inventariata e da inventariare di tutti i tipi. 

«Facciamo turni lunghi e straordinari, le situazioni da controllare sono tante. Con gli abusivi in spiaggia, i sequestri si sono intensificati - dice il Comandante dei Vigili di Otranto Vito Spedicato -, ormai abbiamo sequestrato così tanto materiale che non sappiamo più dove metterlo. Persino il mio ufficio è ormai pieno di sacchi e di suppellettili. Chi viene a trovarmi in ufficio deve accomodarsi fra la merce sequestrata».

Ed è proprio così, basta entrare e nel sottoscala, nell’androne, sono in bella vista pacchi e sacchi di ogni tipo. «Con tutta questa merce potremmo riempire tutte le bancarelle della Festa dei Santi Martiri», scherza una delle vigilesse in ufficio. 

Nell’ufficio del comandante fanno così bella mostra pannelli con occhiali da sole, aste con pagliette, pannelli con collanine e sacchi. Alcuni pesanti, pieni di spessi tappeti di foggia orientale, altri leggerissimi perché riempiti da gonfiabili. E poi pacchi con merce di ogni tipo, tutta contraffatta, sequestrata nel corso dei controlli. Per chi si siede nell’ufficio del Comandante dei vigili, ai lati delle due sedie, due sacchi, quasi a mo’ di piante da appartamento. 

«Cercheremo un luogo dove depositarli, ma ad Otranto non c’è un deposito giudiziario ufficiale - spiegano gli agenti-, per cui dobbiamo tenerli qui. Non solo, sempre in questi uffici bisogna inventariarli e poi riporli nuovamente nei contenitori».

Un superlavoro che si somma a quello delle multe che - ovviamente - aumentano per via dei maggiori controlli. Le spiagge agostane, si sa, sono piene di ambulanti e la merce contraffatta è ormai una delle tradizioni dell’estate italiana. Ma se dovessero continuare a sequestrare a questo ritmo, ai vigili di Otranto servirà un ampio locale da adibire a deposito. La speranza è che la merce, magari controllata per bene perché non risulti pericolosa, potrebbe essere data in omaggio, una volta terminato l’iter giudiziario, a bambini bisognosi. Purtroppo, molto spesso, il destino di tutti questi prodotti è quello di venire distrutto in sicurezza con ulteriori aggravi economici per il contribuente. Pensate a quanto potrebbe costare, al Comune di Otranto, affittare un grande garage in piena estate per custodire questa merce il cui valore complessivo non supererà che di poco qualche migliaio di euro.