Catena Fiorello: «Sindaco? No, grazie. Ma darò una mano»

Catena Fiorello: «Sindaco? No, grazie. Ma darò una mano»
di Azzurra DE RAZZA
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Mercoledì 27 Settembre 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 17:38
Squinzano e la provocazione “Fiorello” in vista della amministrative 2018. «Io candidata sindaco? La petizione potete pure firmarla: ho detto così ad una mia amica e a chi me lo ha chiesto, perché è comunque un segnale che si dà, significativo, secondo me, di voglia di cambiamento, io sono solo un pretesto probabilmente. Ad ogni modo, io di accettare proprio non me la sento, è impegnativo fare politica e per farla bene bisogna fare solo quello, altrimenti è un passatempo». Così la scrittrice Catena Fiorello, ormai salentina d’adozione, unita da tempo all’avvocato squinzanese Paolo Spalluto, rifiuta la candidatura a primo cittadino del piccolo comune nord salentino, dove, al momento, le candidature possibili sarebbero quelle dell’attuale sindaco Mino Miccoli e dell’ex Gianni Marra, entrambi espressione dell’area di centro destra.
Catena Fiorello si dichiara per nulla infastidita, anzi, piuttosto onorata dell’iniziativa proposta e attuata tramite raccolta firme sulla piattaforma Change.org a partire da mezzogiorno di ieri, da un gruppo di cittadini coadiuvati da Mauro Maggio, squinzanese, ex esponente Pd e ora dirigente cittadino di prima fila di Mdp-Articolo 1, che fino a qualche mese ricopriva il ruolo di responsabile enti locali della segreteria provinciale: «Su Squinzano inizi a soffiare un vento nuovo. Un progetto che dia voce alla Squinzano migliore che per troppo tempo è stata ridotta al silenzio», si legge nella candidatura on line. «Per realizzare questo, intendiamo individuare una figura di grande spessore, legata alla nostra città, capace di essere garante di questo movimento democratico di grande innovazione, per un progetto per la Città del Futuro. Chiediamo, dunque, in maniera ufficiale a Catena Fiorello di rappresentare con la sua storia e con le sue straordinarie capacità morali, le istanze di profondo cambiamento che vibrano nelle corde degli Squinzanesi».
 
«Ritengo quella di Mauro Maggio - dice la Fiorello - una interessante provocazione.
Come se volesse dire: ma dobbiamo arrivare a chiamare una da fuori, che non ha mai fatto politica, per sperare in una politica migliore per il nostro paese? Credo voglia essere uno scossone alle coscienze dei politici locali. Tutti sanno quanto amo questa terra ma sono portata a dire di no, così come dissi no alla direzione della “Città del libro”, per gli stessi motivi. Sono ruoli importanti, che si seguono con impegno assoluto». Sui social il dibattito sul futuro di Squinzano si è così aperto verso “visioni” nuove e non è mancata, su Facebook, la risposta di Maggio a sottolineare le intenzioni: «Non una “provocazione” fine a se stessa, ma una lucida riflessione che mira ad aprire un orizzonte nuovo insieme a tutti coloro che saranno disponibili a farlo». E chissà che in qualche modo, un giorno, non ci possa essere anche la scrittrice siciliana nella squadra di nuovo governo a Squinzano, magari con un incarico da assessore visto che Catena Fiorello chiude dicendo: «Lascio la finestra aperta. Il mio è un no all’80%, mi tengo un 20% di riserva, per altre proposte di partecipazione alla cosa pubblica, perché comunque ho tanta voglia di fare, come già faccio a mio modo, per questo territorio».
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