Pistole alla tempia: coniugi aggrediti in casa e rapinati di 10mila euro

Pistole alla tempia: coniugi aggrediti in casa e rapinati di 10mila euro
di Katia PERRONE
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Martedì 23 Maggio 2017, 21:48 - Ultimo aggiornamento: 24 Maggio, 14:07
Colti di sorpresa mentre erano in casa tranquilli, ignari di quello che da lì a poco sarebbe accaduto, e poi rapinati di una cospicua somma in denaro, di monili in oro e anche di due orologi di valore. 
La brutta avventura è capitata a due coniugi di Surbo - lui 57enne, la moglie poco più giovane - titolari di un bar del centro. I due sono stati vittime di una rapina avvenuta, intorno alle 21 di lunedì, all’interno della loro abitazione a poche centinaia di metri dal palazzo comunale. 

Tutto è accaduto in poco tempo. Due malviventi, con il viso coperto da passamontagna e armati, sono riusciti ad introdursi, indisturbati, da una porta sul retro dell’abitazione. Una volta in casa, sotto la minaccia di due pistole, hanno costretto la coppia a consegnare loro gli orologi che avevano ai polsi, altri oggetti preziosi e una somma in denaro, circa 10mila euro, provento dell’attività dell’uomo che si occupa di ritirare gli incassi delle macchine slot-machine presenti nei centri scommesse. 
La coppia, alla vista dei due malviventi - ma soprattutto di fronte alle pistole che venivano puntate loro contro - non ha opposto resistenza e ha consegnato immediatamente quello che gli era stato richiesto. È stato talmente forte lo shock che i due coniugi, spaventati, non hanno avuto tempo né modo di reagire. 
 
La rapina è durata pochi minuti. E solo dopo che la coppia ha visto uscire i due rapinatori dall’abitazione e aver udito subito dopo il rombo di un’auto che si allontanava a tutta velocità, ha trovato la forza e il coraggio di chiedere aiuto e telefonare ai carabinieri.
Allertati dalla chiamata al 112, sul posto sono arrivati i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Lecce, e i colleghi della stazione di Surbo. Ai militari le vittime hanno raccontato la brutta avventura, e riferito solo pochissimi particolari. I malviventi che si erano introdotti in casa loro avevano il volto coperto, le mani che impugnavano le pistole erano coperte da guanti. Solo una cosa non è sfuggita: i due parlavano con un accento inequivocabilmente del luogo. Di più non hanno saputo riferire, se non il rombo di un’auto allontanarsi velocemente. Un’auto con ogni probabilità - ipotizzano i militari - guidata da un terzo complice che attendeva in strada i due rapinatori. 

Un’altra rapina a un 40enne di Surbo che si occupava di raccogliere gli incassi delle slot-machine era stata messa a segno lo scorso 7 ottobre, lungo la strada che collega il comune di Surbo a Trepuzzi. In quell’occasione l’uomo, mentre era alla guida di un furgone Fiat Ducato era stato bloccato da un’auto che, sbucata da una strada laterale, aveva sbarrato la strada all’uomo. Due rapinatori, con i volto coperto e impugnando un’arma, si erano fatto consegnare tutto l’incasso, circa 20 mila euro, prima di sparire imboccando la strada per Trepuzzi.
Ora tocca ai carabinieri cercare di rintracciare i rapinatori partendo dalle immagini delle videocamere di sorveglianza collocate nei pressi dell’abitazione e nelle strade limitrofe.
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